GROSSETO – «Avanti! Avanti! Pedalare!». Sono le parole che sembra sussurrare Andrea Nencini (nella foto), lo sfortunato ciclista deceduto mentre stava partecipando al “Giro di Maremma”. Ma è davvero così? E’ giusto ripartire e fare finta di nulla? E’ questo ciò che si sono domandati in una sofferta riunione i responsabili Acsi del settore ciclismo, con in testa Fabrizio Montomoli, e i presidenti della Asd Maremma e Marathon Bike. In fondo lo scopo dell’Acsi e di tutti gli altri Enti di promozione sportiva è quello di far passare alcune ore liete a chi partecipa alle manifestazioni, facendo ritornare tutti un po’ più piccoli, lasciando da parte problemi che attanagliano la nostra esistenza. Non ci sono interessi economici quindi la prima idea era stata quella di prendersi un lungo periodo di sosta.
Poi via via, ognuno dei partecipanti alla riunione, forse sentendo veramente le parole di Andrea Nencini, si è ricreduto: bisogna ripartire al più presto, continuare nell’attività che il caro amico aveva nel sangue fin da piccolo. L’occasione migliore, per così dire, non poteva esserci: in calendario era programmato per il giorno di Pasquetta il 36° Trofeo Landi. La corsa più bella e longeva della Maremma a cui tutti i cicloamatori tengono particolarmente molti anche solo per correrlo e solo alcuni per vincerlo. Andrea Nencini, con la sua naturale classe, già si era aggiudicato in passato la classica di primavera e non sarebbe mancato all’appuntamento per nessun motivo al mondo. Ecco appunto che anche in nome di Andrea la decisione è stata presa. Il Trofeo Landi si correrà regolarmente. A tutti i partecipanti verrà dato un nastrino da appuntarsi nel petto in segno di presenza e vicinanza del “Nencio”. A seguire il 4 e poi l’ 11 aprile, si recupereranno le due ultime prove del Trittico d’Oro Cicli Tommasini, sospese in segno di lutto.