GROSSETO – Le manovre in corso per lo sblocco del Patto di stabilità da parte del governo potrebbero dare una boccata di ossigeno a tutte le imprese del territorio che attendono ancora di essere pagate dalle pubbliche amministrazioni. «Se non si va in questa direzione, le autonomie locali sono strozzate, immobilizzate e costrette a rompere comunque il Patto, anche solo per pagare gli interventi già eseguiti, senza fare nulla di nuovo – precisa l’assessore provinciale al bilancio Federico Balocchi (nella foto) -. Sembra un argomento puramente tecnico, in realtà incide profondamente sulla vita dei cittadini, perché significa non poter investire risorse pubbliche nella manutenzione delle scuole e delle strade, e soprattutto, significa non poter pagare i lavori già eseguiti, con la conseguenza che le imprese edili licenziano e rischiano di chiudere».
Una notizia importante, quindi, perché se fosse messa in atto questa manovra, ci sarebbe maggiore liquidità a disposizione, basti pensare che nelle casse della Provincia di Grosseto sono accantonati 46,5 milioni di euro, per investimenti, che non possono essere spesi. Poterli utilizzare, da una parte consentirebbe di realizzare interventi essenziali, in particolare la manutenzione delle strade, dall’altra di immettere nel tessuto economico delle risorse che darebbero nuovo fiato alle imprese e creerebbero occupazione. «Se il Governo allenterà i vincoli del Patto di stabilità noi siamo in grado di pagare alle imprese che hanno eseguito lavori per la Provincia – precisa Balocchi -, già da subito 8 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 6milioni e 700mila pagati in questi primi mesi del 2013, e ai 7milioni e 300mila pagati nell’esercizio 2012. Sarebbe una bella boccata di ossigeno per il nostro territorio».
L’auspicio, quindi, è che si vada nella direzione di superare la contraddizione profonda di uno Stato che impone pagamenti in tempi brevi, ma allo stesso tempo, impedisce agli Enti locali di spendere le risorse che sono in cassa. «A questo punto aspettiamo con fiducia che il Governo ci dica quanto possiamo pagare – conclude Balocchi -, quanto di ciò che verrà messo a disposizione sarà assorbito dalla spesa sanitaria e quanto sarà destinato agli Enti locali. Imprese, cittadini e amministratori hanno bisogno di risposte chiare e veloci, la situazione è insostenibile e non possiamo più aspettare».