GROSSETO – Altri due treni Frecciabianca cancellati sulla tratta Tirrenica che fanno nuovamente rialzare, purtroppo, la mannaia dei tagli sui treni in Maremma. Questa volta i convogli tagliati riguarderanno la tratta Roma-Genova: uno a scendere e uno a salire, che subiranno entrambi il taglio della fermata di Grosseto. Un danno importante che continua a rendere la provincia di Grosseto sempre più isolata dal resto della Toscana e con gravi danni per i pendolari e per l’economia turistica. Anche perchè così facendo si creano danni anche all’attvità economica isolando sempre più l’importante scalo dell’aeroporto di Pisa dalla nostra provincia. Anche i disservizi non mancano: frequenti ritardi e carrozze sempre più affollate e malmesse.
“La situazione per i pendolari in Maremma, come nel resto dell’Italia, è gravissima. Continuiamo a sentire parlare di tagli – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – a ogni cambio d’orario, lasciando al buio i pendolari che quotidianamente hanno bisogno dei treni per raggiungere il posto di lavoro. La Maremma continua sempre più il suo isolamento su ferro, costringendo le persone a usare l’auto e favorendo l’inquinamento con le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. È assurdo continuare a penalizzare in modo significativo la Maremma, provocando il suo isolamento senza pensare ai diritti dei pendolari e della popolazione residente che dovrebbero invece rappresentare la priorità. Ci appelliamo alle ferrovie dello stato affinchè siano ripristinati i due treni e venga dato, al contrario, un maggiore supporto ai pendolari sempre più in difficoltà. Legambiente, insieme alle altre associazioni e istituzioni, non mancherà di manifestare con forza la propria contrarietà a questa situazione che rischia di divenire veramente drammatica”.
Legambiente con la campagna nazionale Pendolaria, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno, continua a schierarsi contro i tagli e i disservizi perché la vita dei pendolari, purtroppo, non migliora, ma si fa sempre più incerta. Tutto questo nonostante i pendolari continuino ad aumentare a livello provinciale e regionale, con un aumento che va dai 2.600.000 del 2009 ai quasi 2.900.000 del 2011 in Toscana.