di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Ha preso forma negli ultimi mesi il Centro Comunitas, promosso e realizzato dal Comune di Grosseto in collaborazione e con il sostegno dell’Asl9, del Coeso-Società della Salute, del centro di solidarietà di Arezzo e del Centro terapeutico riabilitativo di Vallerotana. La base operativa del Centro Comunitas è collocata in via Inghilterra 97 ed offre un servizio di ascolto gratuito. Interlocutori privilegiati sono ovviamente i giovani, ma anche gli adulti che a vario titolo si occupano di adolescenti. «Quella dei ragazzi è una realtà che va trattata con competenze e professionalità specifiche – precisa il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi -, a garanzia di equilibri delicati che caratterizzano la fase della crescita».
«Negli ultimi anni abbiamo imparato a ragionare come soggetto collettivo – spiega Fabrizio Boldrini, direttore di Coeso -. Ci stiamo impegnando per capire come ridurre il disagio giovanile prima ancora che si trasformi in patologia». Importanti, in tal senso, anche le risorse messe a disposizione dalla Regione, si tratta di 2 milioni di euro su tutto il territorio toscano. «Sono idee buone da portare avanti – precisa Umberto Paioletti, presidente della comunità di Vallerotana -, le risorse a disposizione devono essere valorizzate attraverso le sinergie. Il territorio ha bisogno di intercettare le forme di disagio sempre più evidenti». Non è un caso che il pretto di politica giovanile sia presente già nelle scuole, con alcuni punti di ascolto. «E’ importante rompere il muro della solitudine – osserva Don Enzo Capitani -, perché oggi ci si tende a chiudere. Anche la famiglia spesso rimane isolata. Il nostro obiettivo è quello di appoggiare i nuclei familiari, senza però sostituirsi. In modo da combattere apertamente qualsiasi forma di disagio».