di Daniele Reali
BAGNO DI GAVORRANO – La piscina di Bagno chiuderà. La decisione è arrivata questo pomeriggio al termine della riunione del consiglio direttivo della società sportiva che gestisce l’impianto di Bagno di Gavorrano. «Il consiglio ha deliberato all’unanimità – ha detto il presidente dell’Associazione Nuoto Gavorrano Massa Marittima Renato Pertusati – di inviare la lettera di disdetta all’amministrazione comunale con la quale viene comunicata la volontà da parte della gestione di non rinnovare la convenzione. Insieme a questa lettera abbiamo deciso, sempre all’unanimità di inviare un’altra comunicazione con la quale informiamo il comune che trascorsi quindici giorni dal ricevimento di questa segnalazione la piscina chiuderà e termineranno tutte le attività».
Una decisione che è ormai definitiva. «Ormai nessun santo – ha aggiunto Pertusati – potrà salvare la piscina». Tempo un paio di settimane e la struttura di Bagno di Gavorrano sarà chiusa: il termine definitivo potrebbe coincidere con il 1 di aprile, ma a questo punto l’unica certezza è che l’impianto sportivo, uno dei fiori all’occhiello di Gavorrano, sarà chiuso.
Nella comunicazione al comune, dicono dalla società, «spiegheremo che la piscina chiude per inottemperanza dell’articolo 11 della convenzione perché il comune non ha realizzato le opere di manutenzione straordinaria di cui la struttura aveva bisogno». Non solo, aggiungono dalla società, ma l’associazione si costituirà anche per chiedere i danni derivanti da questa “rescissione della convenzione”.
La società in questi ultimi mesi ha infatti accumulato un debito da paura: circa 170 mil euro di bollette non pagate di gas, luce e acqua. «La responsabilità di questa situazione è dell’amministrazione comunale – ha detto Pertusati – perché è da un anno che chiudiamo un intervento al cogeneratore della piscina». Con il cogeneratore, che brucia metano, infatti, dicono ancora dalla società, si sarebbe potuto produrre l’energia per tutta la struttura a costi praticamente dimezzati per una serie di sgravi fiscali che ci sono rispetto all’utilizzo della rete elettrica. «Utilizzando il metano paghiamo metà dell’Iva e delle accise».
Una situazione che non sarebbe potuta andare avanti. È furioso il presidente Pertusati quando ci parla di questa vicenda che si sta concludendo nel peggiore dei modi. «Faremo un’assemblea pubblica – dice – il prossimo 26 marzo alle 18: convocheremo tutti i soci, vecchi e nuovi, e gli spiegheremo tutti i problemi e i motivi che ci hanno portato a prendere questa decisione. In quell’occasione sicuramente non metteremo in buona luce l’amministrazione così che alle prossime elezioni la gente sappia con chi ha avuto a che fare fino ad oggi».