FOLLONICA – Interessi del 500%, cambiali e assegni firmati a garanzia dei debiti, tassi che crescevano a dismisura in caso di mancato pagamento della rata. È stato arrestato dal Nucleo mobile della Guardia di finanza di Follonica un commerciante di 60 anni che “arrotondava” i proventi della propiìria attività legale con quelli dell’usura. L’indagine, scaturita dalla denuncia di due cittadini, è stata condotta con i metodi più classici: pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali. L’uomo, commerciante, si serviva della propria attività che gli consentiva di entratre in contatto con molta gente per praticare lo strozzinaggio. Fondamentali, per inchiodare l’usuraiuo, alcune telefonate avute con le vittime in cui si parlava di interessi ben oltre la soglia consentita, con picchi del 500%.
Se le vittime ritardavano i pagamenti della rata alla scadenza concordata, l’imprenditore follonichese pretendeva che il malcapitato sottoscrivesse a suo favore assegni o cambiali di importi sempre maggiori: documenti che il commerciante teneva ben custoditi a garanzia dei propri crediti ma che sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro nel corso delle perquisizioni.
L’arresto è scattato dopo l’ennesimo incontro con un “cliente” avvenuto nel negozio dell’uomo. Una volta uscitra la vittima dal negozio i militari delle Fiamme gialle sono intervenuti cogliendo in flagranza l’usuraio che aveva appena ricebvuto numerose banonote da 500 euro. Le perquisizioni hanno portato al rinvenimento di denaro e titoli bancari consentendo di identificare un ulteriore soggetto usurato, oltre a quelli già individuati.
A carico dell’usuraio, oltre all’applicazione di interessi spropositati rispetto alla prestazione di denaro fornita, anche l’aggravante di aver commesso il fatto agendo nell’esercizio di un’attività professionale ed in danno a persona in stato di bisogno. L’imprenditore di trova agli arresti domiciliari.