ORBETELLO – A distanza di 4 mesi il Comune di Orbetello prova a dare i numeri in relazione alla catastrofica alluvione del 12 novembre. «Nel nostro Comune – scrive il sindaco Monica Paffetti -, sono state danneggiate oltre 900 strutture immobiliari private, di cui 404 da potersi ritenere ammissibili alla valutazione, così come prevista dalla legge regionale n. 66 del 2012 che definisce i criteri di ammissibilità e quelli di valutazione economica dei danni». Le verifiche sono state effettuate dai geometri dell’ordine di Grosseto. «Tra le 404 domande succitate – prosegue il primo cittadino di Orbetello – sono comprese quelle di 109 nuclei familiari che hanno un reddito al di sotto dei 36mila previsti dalla stessa legge n.66/2012 e pertanto avranno diritto al contributo sociale straordinario così come previsto dal decreto regionale n. 102/2013, diverse dal risarcimento dei danni, così come espressamente previsto dalla legge regionale. Tale contributo serve a far fronte alle prime necessità e si tratta di circa 2500 euro a nucleo, almeno alla luce di quanto emerso fino ad oggi».
«L’ammontare dei danni ai privati è stato stimato intorno ai 6 milioni di euro e al pari delle aziende – prosegue il sindaco di Orbetello -, non stati previsti e ricompresi all’interno dei soldi stanziati dalla Regione o nella legge che ha ratificato il patto di stabilità, situazione questa che potrebbe essere modificata solamente con l’inserimento del famoso 25% chiesto dal Presidente Rossi. A questi di fatto vanno aggiunti i danni alle pertinenze, circa 500, e i danni alle 1900 automobili che, in almeno per quanto riguarda le prime, non sono valutabili e ammissibili secondo i dettami della legge regionale, ma che costituiscono comunque un serio danno arrecato ai cittadini. E questi sono danni arrecati alla nostra società tout court, perché è innegabile che un ipotetico danno pari a circa 20mila euro subito da un’abitazione finita sott’acqua, corrisponda al salario di 2 anni di un operaio».
«Gli eventi alluvionali rischiano concretamente di determinare un cambiamento nella struttura sociale del nostro territorio – aggiunge Monica Paffetti -, rendendo l’ipotesi della creazione di una nuova fascia di povertà molto concreto. Va altresì considerato il dato importantissimo relativo al danno delle aziende e all’agricoltura, che comporteranno una riduzione dei posti di lavoro e degli stipendi. Vorrei inoltre evidenziare i danni subiti alle strutture pubbliche, danni dei quali spesso si tende a dimenticarsi. Nell’arco delle 24 ore il comune di Orbetello ha assistito alla distruzione di una scuola elementare e al danneggiamento di una scuola media e di una scuola materna, la cui cucina provveda al servizio mensa di tutte le scuole del comune. Hanno ceduto tutte le strade comunali che ad oggi sono ancora pressoché impercorribili e sulle quali dobbiamo intervenire rapidamente per permettere una percorribilità adeguata e non da terzo mondo, con particolare riferimento al ponte della radicata. Le risorse, stanziate finora solo dalla Regione, ci permettono solo di intervenire con il ripristino di queste problematiche, ma sappiamo tutti che i danni subito dal nostro territorio vanno ben oltre, a cominciare dalla già citata rete fognaria. C’è poi il discorso del museo dell’arte contadina, anch’esso danneggiato in maniera rilevante».
«L’amministrazione comunale di Orbetello, in collaborazione con le altre istituzioni pubbliche – conclude Monica Paffetti -, sta quindi lavorando per la realizzazione di progetti che andranno verso una ricostruzione di scuole che siano adeguate all’importanza che queste hanno per lo sviluppo e la crescita dei nostri ragazzi. La rinascita di un territorio, è bene ricordarlo, parte anche e soprattutto dalla sue strutture pubbliche, in primis quelle scolastiche».