GROSSETO – Tra i tanti successi sportivi ottenuti dal Team Marathon Bike, ne mancava uno, senza ombra di dubbio tra i più importanti: il raggiungimento del centesimo donatore di sangue tra i propri atleti o sostenitori. Lunedì mattina al centro trasfusionale di Grosseto, ecco che “l’impresa” si è concretizzata con la donazione di Gaia Rum, (nella foto) che proprio dopo l’esordio in mezza maratona di due domeniche fa alla Roma – Ostia, è diventata il centesimo donatore del Marathon Bike. Soddisfazione quindi per il team grossetano per il ragguardevole risultato raggiunto in poco più di due anni, ovvero dopo la morte di Maurizio Baroni, avvenuta il 17 novembre 2010. Proprio vivendo direttamente questa drammatica esperienza della malattia di Baroni, il presidente della società Maurizio Ciolfi iniziò una campagna di sensibilizzazione all’interno del gruppo che ha portato a questo sorprendente risultato. Il primo donatore fu Salvatore Mennella i primi giorni del 2011, poi tutti gli altri, sino alla donazione appunto di Gaia Rum.
Tra i cento “arruolati” dal Marathon Bike, spiccato atleti di rango nel panorama nazionale del podismo, quali Stefano Musardo, una settantina di affermazioni e diversi titoli italiani vinti; Silvia Sacchini, l’architetto delle imprese impossibili, unica italiana ad arrivare al traguardo nella massacrante “Nove Colli Running” di 204 chilometri, dell’edizione 2010; Carolina Polvani, vincitrice del titolo italiano farmacisti di mezza maratona. Ma oltre ai 100, nel gruppo ci sono anche atleti già donatori al momento del tesseramento con il Marathon Bike, come Adriano Nocciolini campione Italiano ciclismo su strada (Enel e ferrotranvieri) , Silvia Giannetti e Alessandro Bossini, che certamente non hanno bisogno di presentazione, e Massimo Taliani, uno dei più forti ultramaratoneti in circolazione.