di Barbara Farnetani
GROSSETO – 190 euro mensili. È questa la cifra che sarà versata a quelle aziende che assumeranno lavoratori licenziati, da parte di piccole imprese, nei 12 mesi precedenti all’assunzione. Lo prevede un decreto varato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. «Il decreto – afferma il Ministero – dispone l’attribuzione di un incentivo, in forma capitaria (cifra fissa mensile, riproporzionata per le assunzioni a tempo parziale), per i datori di lavoro che, nel corso del 2013, assumano a tempo indeterminato o determinato, anche part-time o a scopo di somministrazione, lavoratori licenziati, nei dodici mesi precedenti l’assunzione» la cifra, in caso di assunzione a tempo determinato, verrà corrisposta per un anno.
Lo stesso importo è corrisposto per un massimo di sei mesi in caso di assunzione a tempo determinato. L’ammissione al beneficio è gestita dall’Inps e prevede un tetto massimo pari a 20 milioni di euro. «Con il provvedimento – spiega ancora il Ministero – i lavoratori destinatari dell’incentivo non rischiano più di essere «spiazzati» nelle assunzioni rispetto ai lavoratori che possono essere iscritti nelle liste di mobilità, perché licenziati, con procedimento collettivo, da imprese con più di quindici dipendenti».
Positivo il commento del sindacato «È importante che ci sia almeno questo e che il Governo abbia risposto alle pressioni delle tre organizzazioni sindacali – afferma Alessandro Gualtieri della Fisascat Cisl – in questo modo tutti i lavoratori potranno usufruire di questo incentivo all’assunzione. L’aspetto che non ci soddisfa è il tetto di 20 mila euro che potrebbe non bastare per tutti, e che attualmente è previsto solo per il 2013. riteniamo che uno strumento come questo debba prevedere risorse illimitate e soprattutto che sia definitivo»