di Lorenzo Falconi
SANT’ANDREA – C’è una cooperativa separata da un ponte che non c’è più. Il crollo del ponte sull’Albegna ha provocato tra i tanti disagi, anche questo strano caso che sta mettendo in seria difficoltà l’Agrimaremma, una realtà molto conosciuta nella zona. La società cooperativa agricola, nata nel 1953, vanta circa 100 soci nella zona di Sant’Andrea, ma la struttura è situata a Marsiliana, con tutti i problemi del caso, sorti dopo il 12 novembre, ovvero da quando l’alluvione e l’Albegna misero in ginocchio l’agricoltura della zona, oltre a portarsi via un pezzo di ponte, vitale per l’economia del luogo.
«In pratica ci troviamo divisi in due – spiega Giulio Fontana (nella foto), direttore di Agrimaremma – da una parte ci sono circa 100 soci, dall’altra la parte fisica della cooperativa, con le attrezzature e i magazzini. Questo fa si che i nostri soci, ogni giorno, invece di percorrere 3 chilometri, ne devono fare 30 che diventano 60 tra andata e ritorno». Un disagio che si tramuta anche in perdita economica: «Non è solo la perdita di tempo, ma anche un problema economico – precisa Fontana -, perché ci sono da considerare, per esempio, i costi dei carburanti». Se l’agricoltura è in grave difficoltà, quindi, lo è ancora di più in questa zona, bersagliata dal maltempo e dai problemi di viabilità, al punto che le perdite diventano davvero ingenti: «Per l’intero indotto la situazione è drammatica – conclude Fontana -, le perdite ammontano dai 15 ai 20mila euro al giorno».