GROSSETO – L’economia della Maremma non protrebbe fare a meno delle donne. Le imrese in rosa infatti rappresentano non solo un’importante realtà dal punto di vista numerico, ma anche per qualità e risultati. Alla data del 31 dicembre 2012 risultano iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio di Grosseto 29.356 imprese: di queste 28.285 sono quelle classificate. Guardando i dati si scopre così che rispetto a questi numeri le imprese in rosa, quelle dove le donne hanno la guida o la maggioranza delle quote, sono 8.390 rappresentando il 29,7% del totale.
Dati che se confrontati con altre realtà indicano che la provincia di Grosseto si pone molto al di sopra della media regionale e dell’area del centro Italia.
«Non avremmo avuto bisogno di dati statistici per dimostrare il ruolo fondamentale svolto dalle donne nella società” commenta il presidente Lamioni “non ultimo il mondo imprenditoriale, ma i dati sono ancora più eloquenti e sottolineano quanto l’imprenditoria in rosa costituisca una positiva particolarità del sistema economico maremmano».
Il top della presenza femminile in Maremma si registra nel Turismo ed in Agricoltura dove, rispettivamente, con 890 e 3.405 imprese la imprenditorialità femminile risulta essere il 36% del totale. Anche il commercio con 1814 imprese ed una percentuale del 32,1% risulta un settore fortemente caratterizzato per genere.
Un significativo rilievo riguarda la natura giuridica delle imprese che, come noto, in provincia di Grosseto, pur in presenza di una significativa tendenza verso la capitalizzazione, risulta essere di gran lunga orientata alla impresa individuale rispetto la forma societaria ed in particolare quella di società di capitali.
Tutto questo significa che il sistema imprenditoriale della provincia di Grosseto risulta fortemente caratterizzato , dicono dalla Camera di Commercio, «da una diffusa, qualificata e tonica presenza femminile con particolare riferimento nei suoi settori “storici (Agricoltura, Turismo, Commercio) ma questa presenza esplica il proprio intraprendere in forme giuridiche chiaramente più adeguate di quelle delle imprese condotte dai colleghi “maschietti”».