di Lorenzo Falconi
GROSSETO – «Smentisco una mia qualsiasi candidatura riguardo a cariche in seno alla Ascom Confcommercio. Spetta a presidenza e consiglio direttivo decidere, non certo ai dipendenti candidarsi». Parole dirette e chiare da parte di Gabriella Orlando che puntualizza la personale posizione all’interno di Ascom, come dipendente che ricopre alcune cariche, in qualità di responsabile dell’area formazione, presidente dell’ente bilaterale del commercio e responsabile del sindacato Fnaarc.
«La mia candidatura è una leggenda metropolitana che si origina nell’epoca del quinquennio del direttore Paolo Regina. Ho sempre contrastato quel modello che generava grande malcontento tra gli associati – spiega Orlando -, a forza di oppormi, qualcuno ha pensato che io volessi quella carica, ma le cose non stanno così, lavoro qui dal 1979, ho l’Ascom che mi scorre nelle vene e non potevo assistere al deperimento di quella che considero una seconda casa. Quando mi hanno comunicato che Regina chiudeva la sua esperienza con Confcommercio è stata una bella giornata».
Intanto tra pochi giorni, ovvero il 18 marzo, si rinnovano gli organi Ascom che dovranno designare la direzione. «Non spetta ai dipendenti come me dire quali siano le preferenze, perché sarebbe irrispettoso – puntualizza Gabriella Orlando -, però posso dire che ci sono tanti talenti tra i 50 dipendenti che varrebbe la pena valorizzare».