GROSSETO – In provincia di Grosseto verrà strutturato un servizio di accoglienza per le donne e le fasce deboli della popolazione, vittime di violenza. È una delle novità previste dal Protocollo d’Intesa promosso dalla Provincia di Grosseto per rafforzare la prevenzione e la lotta contro questo preoccupante fenomeno.
«Simbolicamente abbiamo scelto l’8 marzo – spiega Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle Pari Opportunità – per portare all’attenzione del Consiglio provinciale questo Protocollo, fortemente voluto dalla Giunta, che sarà proposto ai Comuni e alla Usl9 per la sottoscrizione. Si tratta di un documento importante, attraverso il quale, la positiva e pluriennale esperienza di contrasto alla violenza di genere maturata nel nostro territorio, è destinata a fare un ulteriore salto di qualità. L’obiettivo è quello di favorire la massima sinergia tra i soggetti che operano secondo le diverse competenze: quello sanitario e giudiziario, già coordinati nella Task Force interistituzionale, quello socio-assistenziale dei Comuni e delle articolazioni organizzative, la Provincia e le associazioni del volontariato, il Centro Antiviolenza e i Punti di Ascolto. Questo consente di evitare duplicazioni o sovrapposizioni, grazie a percorsi e ruoli definiti e condivisi. E rappresenta, quindi, un passaggio fondamentale per potenziare le azioni di prevenzione ed emersione del fenomeno, per intensificare gli interventi e ampliare il raggio di azione».
«Con il Protocollo d’Intesa – spiega Leonardo Marras, presidente della Provincia – si struttura un servizio di accoglienza per chi subisce violenza. Tra l’altro su questo, chiederemo anche alle associazioni di rappresentanza del turismo di aiutarci. Inoltre, chiediamo ai Comuni una partecipazione simbolica al fondo che abbiamo istituito e la presenza al Tavolo tecnico che rappresenta la cabina di regia della rete provinciale antiviolenza, perché sia chiaro, il patrimonio costruito in questi anni è di tutto il territorio.»
«Occorre tenere alta l’attenzione sulla violenza contro le donne e le fasce deboli della società – conclude Marras – perché è un fenomeno pericolosamente nascosto, difficile da far emergere ma in costante crescita in tutta Italia. È quindi positivo il dato fornito dall’associazione Olympia De Gouges sul costante aumento di richieste di aiuto che arrivano al Centro antiviolenza provinciale e ai Punti di ascolto dislocati sul territorio: siamo passati dalle 62 richieste del 2008 alle 108 del 2012. Significa che sempre più donne, in provincia di Grosseto, trovano il coraggio di denunciare le aggressioni e di attivare un percorso di uscita dal vortice della violenza, affidandosi a personale specializzato.»
L’8 marzo la Giunta provinciale porterà in Consiglio provinciale anche una mozione in cui si invita il Parlamento italiano a ratificare nel più breve tempo possibile, dall’inizio della prossima legislatura, la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne.