di Lorenzo Falconi
GAVORRANO – Fiducia confermata nel tecnico Renato Buso e e settimana dedicata a ritrovare parte del morale perso dopo 4 sconfitte consecutive. Il Gavorrano prova a guardare avanti, mentre dietro l’angolo c’è già il Foligno, prossimo avversario dei minerari. «Per noi è una partita importantissima, la prima di 9 finali, ma forse con un valore aggiunto, relativo al fatto che siamo appaiati in classifica e quindi è uno scontro diretto sulla via della salvezza – spiega il Direttore Generale Filippo Vetrini (nella foto) -. Il Foligno è una squadra attrezzata, basti pensare che in estate erano tra i favoriti assieme alla Salernitana. Sono riusciti a vincere domenica scorsa sul campo della Vigor Lamezia. Hanno nuovamente cambiato tecnico, il quarto stagionale, affidando la gestione a De Petrillo che si è presentato subito con un successo. Sono in ripresa, anche se hanno scelto una politica societaria differente dalla nostra».
Servirà una formazione in grado di ritrovare unità d’intenti, un Gavorrano vecchia maniera, come quello ammirato nel girone di andata, in grado di vincere su qualsiasi campo esterno. «Per noi è una situazione nuova, perché nei campionati professionistici non ci siamo mai trovati a lottare per la salvezza – osserva Vetrini -, precisiamo però che non è inaspettata, perché sapevamo che non sarebbe stato semplice guadagnare la permanenza in categoria. Diciamo che il girone di andata ci aveva regalato una certa tranquillità che non lasciava presagire a questo tipo di situazione».
Ci sono poi i troppi punti lasciati per strada, alcuni per così dire “scippati” da direzioni di gara che non sono apparse molto felici. «Rientra nel fatto che nel girone di ritorno non siamo stati fortunati in determinati episodi – glissa il Direttore Generale -.Gli arbitri sbagliano in Serie A, quindi a maggior ragione può capitare anche in Lega Pro. Alcune decisioni sono sembrate a senso unico, è vero, però non cerchiamo alibi per la squadra. Sappiamo di poter far meglio, a partire dal reparto offensivo, apparso troppo asfittico nelle ultime uscite».