GROSSETO – Quello dell’inaugurazione della piazza? solo un siparietto. Il sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani interviene sull’inaugurazione della piazza Orto del Lilil fatta da Monica Faenzi e dal Pdl castiglionese. «La Faenzi è tornata – afferma Farnetani -. A comodo suo. Inscenando un siparietto con tanto di forbici, nastro tricolore e mazzo di fiori. Eravamo convinti che cinque anni in Parlamento l’avessero elevata, insegnandole a parlare di politica senza megafono, senza dichiarazioni farneticanti, senza frasi buttate nella mischia con il solo scopo di fare effetto. Pensavamo di ritrovare una donna matura, piena di sostanza e invece ci troviamo di fronte alle grida solitarie di chi crede che oggi ai cittadini serva ancora quella politica fatta di colpi di teatro. La signora grossetana ci pone di fronte la questione della mancata inaugurazione della piazza dell’Orto del Lilli pessimo esempio di luogo ad utilità pubblica: a tutt’oggi non soddisfa i requisiti tecnici di sicurezza grazie alle continue modifiche attuate dalla giunta Faenzi.»
«Penso che Castiglione della Pescaia meriti di più. Di più di una signora che si è dimenticata persino la strada che porta al nostro paese e che, da due anni or sono, ha lasciato senza indugi né rimpianti – prosegue Farnetani, che afferma -. Dimostra ancora una volta la sua totale ignoranza riguardo le questioni castiglionesi scambiando la lottizzazione Santa Maria con il Peep omonimo: una materia oscura quest’ultima per chi, in dieci anni di governo, non è riuscito a realizzare neanche un alloggio di edilizia pubblica per residenti. Nel cercare di alzare la voce a vanvera dimentica anche che il cartello che annunciava l’imminente inizio dei lavori fuori da quella che sarebbe dovuta essere la Casa di riposo per gli anziani, è stata opera sua e che è stato portato via dal vento come tutte le sue promesse. Fa confusione, gira le tre carte convinta che i castiglionesi siano gente senza memoria.»
«I numeri parlano per l’Onorevole – precisa Farnetani -: quando siamo entrati, nel maggio 2011, abbiamo trovato fatture da pagare per interventi realizzati negli anni precedenti pari a circa 3 milioni 955 mila euro di cui 1 milione e 500 mila euro al titolo secondo con imprese che giustamente bussavano ogni giorno alle porte dei nostri uffici rivendicando i loro crediti, il tutto a scapito del nostro programma di opere pubbliche. A testimonianza di questo, abbiamo ricevuto ben due segnalazioni dalla Corte dei Conti, la prima risalente al 15/11/2011, che contestava la sovrastima delle entrate riferite al bilancio di previsione approvato dalla giunta Faenzi con conseguente segnalazione sul bilancio 2010 con il quale “si contesta la gestione di parte corrente che ha portato ad un risultato negativo sulla competenza e la non corrispondenza tra accertamenti e riscossioni nelle entrate”. Alla luce di questi fatti, mi delude molto accertare che un parlamentare giochi sulla parola “buco di bilancio”: con l’istituzione del Patto di Stabilità era infatti prassi della sua giunta commissionare lavori senza saldare le fatture giocando così sulla pelle delle ditte che hanno riscosso solo grazie agli impegni della mia amministrazione.»
«Quindi non si affanni a chiedere le dimissioni del sottoscritto. Le ricordo che le elezioni comunali hanno legittimato la mia coalizione a guidare questo paese fino al 2016 e non è certo con elezioni intermedie peraltro legate al giudizio che gli elettori hanno dato al Governo nazionale. E il dato lo conosce benissimo: i castiglionesi hanno valutato il suo operato e lo hanno “premiato” dimezzando il consenso del 2008 a lei e al suo partito. Non posso chiederle di dimettersi in quanto non è stata eletta ma posso consigliarle – conclude il sindaco Farnetani – di rileggere il risultato elettorale di Castiglione e si renderà conto che le forze che hanno sostenuto la mia lista sono la maggioranza nel paese».