GAVORRANO – Il consiglio comunale di Gavorrano ha approvato a maggioranza l’istituzione della tassa di soggiorno. La nuova imposta sarà applicata a partire dalla fine del mese. Dal 30 marzo infatti i turisti che soggiorneranno nelle strutture ricettive del territorio comunale dovranno pagare l’imposta secondo le tariffe che saranno indicate nei prossimi giorni dalla giunta comunale.
A favore dell’istituzione della tassa tutta la maggioranza, contrari il capogruppo di centrodestra Jurij Di Massa, che aveva già votato “no” in commissione definendo l’imposta un’altra “gabella odiosa”, e Francesca Mondei, capogruppo di Insieme per Gavorrano, che avrebbe voluto un maggiore coinvolgimento degli operatori turistici nella definizione della nuova tassa e un percorso di concertazione più articolato. Astensione invece la capogruppo di Gavorrano Democratica, Ester Tutini.
La tassa sarà applicata solo sui primi dieci pernottamenti, una decisione che è stata presa dopo il confronto avuto con gli operatori turistici rispetto alla indicazione originaria che era di due settimane (dr).
Le tariffe saranno stabilite secondo la “qualità” del soggiorno e la classe delle strutture ricettive classificate in base alle “stelle” per gli alberghi e alle “spighe” per gli agriturismo.
Secondo le stime dei flussi turistici il comune di Gavorrano dovrebbe registrare circa 15 mila presenze per un introito nelle casse comunali che oscillerà tra i 120 e i 140 mila euro così come illustrato dall’assessore al bilancio Gianfranco Mazzi durante la seduta del consiglio.
«Si tratta di una tassa di scopo – ha detto la prosindaco Elisabetta Iacomelli – che sarà utilizzata per migliorare l’offerta turistica. Gli operatori, che abbiamo incontrato già una volta, saranno coivnolti anche per spiegare come saranno investite le risorse che entreranno nelle casse comunali. Una parte comunque sarà destinata per sostenere la stagione del Teatro delle Rocce». E proprio in questi giorni, parlando di risorse da mettere a disposizione delle iniziative culturali sul territorio, è arrivata la conferma del finanziamento che l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha concesso per il programma culturale del Teatro delle Rocce, una piccola, ma significativa boccata d’ossigeno in un momento non troppo felice per i conti delle pubbliche amministrazioni e in particolare dei comuni.