di Daniele Reali
GROSSETO – Sono destinate a lasciare strascichi pesanti le dimissioni “collettive” presentate dal gruppo dirigente di Sinistre Ecologia e Libertà in provincia di Grosseto. Anche in vista delle amministrative la scelta del coordinatore provinciale Davide Buzzetti insieme ad altri dieci componenti autorevoli del gruppo dirigente, di lasciare il partito avrà riflessi sulle scelte politiche in vista del voto.
Sui singoli territori c’è già il “caso Orbetello” che con questa mossa dei dimissionari ha visto azzerare completamente la rappresentanza di Sel in consiglio comunale. I due consiglieri che facevano riferimento a Sinistra Ecologia e Libertà in Laguna, una delle roccaforti del partito, si sono dimessi: Sara Zauli e Alessandro Ragusa, che ricopre anche il ruolo di assessore, da oggi non sono più consiglieri in quota Sel. Una situazione questa che avrà effetti anche sulla composizione della giunta comunale. «Avevo deciso di rimettere il mio mandato nella mani del sindaco Paffetti – ha spiegato l’assessore Ragusa – ma tra pochi giorni ci sarà un rimpasto completo della giunta con la distribuzione delle deleghe e in quel quadro lì sarà il sindaco a decidere; io rimango a disposizione».
L’altro fronte caldo di Sel in questo momento si chiama Gavorrano. Lì tra un paio di mesi si voterà per eleggere il nuovo sindaco ed è proprio Gavorrano, che in passato ha avuto un sindaco di Sinistra Ecologia e Libertà, «uno degli esempi che dimostrano il fallimento del progetto Sel». A metterlo in evidenza è il coordinatore dimissionario Davide Buzzetti che critica molto le scelte fatte a livello locale nel comune delle Colline Metallifere. «A Gavorrano – dice Buzzetti – si poteva scrivere un’altra storia e invece per una persona che sia chiama Massimo Borghi non è stato possibile ricostruire il centrosinistra. Lì si poteva trovare un accordo con il Pd, che in passato ha avuto le sue colpe, ma che oggi era disponibile a ricucire e ad aprire una nuova strada. Invece i personalismi dentro Sel locale lo hanno impedito».