di Barbara Farnetani
GROSSETO – Curare gli spicchi di pineta che si trovano nei centri abitati, mantenerli puliti, metterci una panchina un lampione, magari uno stallo per l’auto. È il progetto del comune di Grosseto per garantire la manutenzione e la valorizzazione della pineta, ma non di quella ampia, che si trova fuori città, ma di quei fazzoletti di pineta (sono 24 in tutto) che si trovano tra casa e casa, a Principina, e che hanno bisogno di cure costanti per essere un buon biglietto da visita. L’invito è rivolto ai privati cittadini, ma anche alle associazioni o alle attività commerciali che magari tenendo a posto un pezzo di pineta potrebbero ricavarsi uno stallo auto da mettere a disposizione dei propri clienti. Questa pineta, che rientra nel verde pubblico, ha ovviamente costi di gestione per il comune che potrebbero essere abbattuti proprio con questo affidamento. «Si tratta di 24 pezzettini che andrebbero tenuti puliti – spiega Giuseppe Monaci, assessore ai lavori pubblici – il comune li affiderà in concessione gratuita magari per trasformarli in un’area attrezzata sempre ovviamente nei limiti della concessione. Se il progetto darà buoni frutti sarà esportato anche in altre zone del comune di Grosseto» (nella foto sopra Enzo Rossi, Giancarlo Tei, Emilio Bonifazi e Giuseppe Monaci)
Questi pezzi di pineta inglobati nei centri abitati infatti, non rientrano nel piano di manutenzione della pineta finanziato dalla Regione e gestito dalla provincia. Per questo progetto, si partirà con 65 ettari, tra pineta del comune e del demanio. Le operazioni comporteranno la ripulitura della macchia sottostante e dei rami vecchi oltre che delle piante secche. Un intervento da 2-3 mila euro l’ettaro e che costerà circa 150 mila euro, finanziati dalla Regione Toscana. I lavori partiranno non prima del prossimo autunno – afferma l’assessore all’ambiente Giancarlo Tei – fare la manutenzione della pineta è infatti altrettanto importante che ricostruire la parte danneggiata. Per schermare la pineta bruciata dalla strada sarà piantata una fila di pini e oleandri» «A breve – aggiunge Bonifazi – partiranno le prime piantumazioni nella pineta bruciata dall’incendio». E l’appello è alle associazioni, se interessate, a farsi avanti e dare il proprio contributo.
E sullo stato della pineta è intervenuto Enzo Rossi, assessore all’ambiente della Provincia di Grosseto: «La nostra pineta è in gran parte in completo disuso, con l’avvento di insetti e parassiti si è perso l’interesse economico per la pineta che non dà più frutti. La pineta – prosegue Rossi – è un bosco coetaneo, che si sviluppa tutto assieme, ed entra e esce dalla maturità fruttifera tutta assieme. Vorremmo che le piante tornassero a fare i pinoli, perché se tornano i pinottolai la pineta tornerà anche ad essere pulita e curata.» «La nostra è una pineta vecchia – ricorda Rossi – dobbiamo incentivarne il taglio perché non produce più. Bisogna avere il coraggio di fare come 100-200 anni fa quando veniva divisa in piccoli lotti, 50esimi si chiamavano, e quando invecchiava si tagliava il lotto e si ripiantava, perché sotto il pino non crescono altri pini. Se si vuole mantenere la pineta bisogna tornare a farlo, altrimenti si aspetta che gli alberi cadano da soli e al loro posto torni la macchia mediterranea.»