di Simone Paradisi
FOLLONICA – Si scava nel terreno ma anche nella storia di Follonica, all’interno del cantiere ex Florida di viale Italia. Le “radici” di carbone della Maremma riaffiorano e si offrono alla curiosità dei passanti più o meno occasionali. Lo sbancamento terra seguito alla demolizione dell’ex sala da ballo ha riportato alla luce strati di terreno scurissimi. Si tratta dei residui dei cumuli di carbone che per decenni, trasportati a Follonica dall’entroterra tramite ferrovia, venivano esportati via mare verso altre parti d’Italia e d’Europa. A pochi passi dai depositi di carbone si trovavano i pontili utili a spedire il carbone e a ricevere il minerale di ferro estratto all’Elba, minerale che poi raggiungeva lo stabilimento Ilva grazie ad una ferrovia oggi non più esistente.
Già nel 1930, come dimostrano alcune cartoline dell’epoca, il carbone era stato sloggiato dall’area su cui sarebbe nato in seguito il Florida e spostato alcune decine di metri più a nord verso Pratoranieri, oltre la stazione della linea Massa-Follonica, nella zona che oggi ospita il complesso edilizio delle Tre Palme. Il Piazzale del Littorio, così era stata battezzata la grande terrazza sopraelevata rispetto al Viale XXI Aprile (l’attuale Viale Italia), si mostra, nelle foto dei primissimi anni ‘30, completamente sgombro. Qualche tempo dopo sarebbe stato costruito un campo da tennis ed una pista di pattinaggio nella parte della terrazza che ancora più tardi ancora avrebbe visto nascere la sala da ballo Florida. Il resto è storia dei nostri giorni, o quasi.
I lavori di riqualificazione dell’area hanno, incidentalmente, riportato alla luce frammenti del tempo che fu. Ma box per auto e fondi commerciali destinati ad essere costruiti in zona riconsegneranno presto gli affioramenti di carbone ai libri di storia ed ai ricordi dei più anziani.