GROSSETO – L’ospedale Misericordia di Grosseto si avvia a diventare un polo oncologico di livello regionale, grazie ai progetti destinati a migliorare la qualità dei servizi erogati e le cure oncologiche somministrate, nonché grazie ad alcuni studi che coinvolgono anche l’Istituto toscano tumori.
Intanto, sono stati introdotti, già da qualche tempo, farmaci antitumorali di nuova generazione – più specifici, meno tossici e più efficaci rispetto ai farmaci chemioterapici tradizionali – che la ricerca scientifica ha messo a punto di recente, ma che stanno dando risultati molto soddisfacenti, sia in termini di risultati che di qualità della vita per il paziente, dal momento che vengono assunti per via orale. Come spiega il dottor Carmelo Bengala, direttore dell’Oncologia dell’ospedale di Grosseto, “si tratta dei cosiddetti farmaci a bersaglio specifico che stanno progressivamente sostituendo la chemioterapia e rappresentano, già da oggi, la nuova strategia terapeutica nel trattamento dei tumori”. Questi farmaci, che costituiscono lo standard terapeutico più elevato che gli oncologi possano offrire ai propri pazienti, sono già fruibili nelle strutture di Oncologia medica della Asl 9, a Grosseto, Massa Marittima, Pitigliano e Castel del Piano.
A questa classe di antitumorali, viene affiancata, più di recente e solo all’ospedale Misericordia, la somministrazione di farmaci “che hanno già superato la fase di sperimentazione clinica, dimostrando una attività ed efficacia nelle patologie tumorali, ma che entreranno in commercio solo nei prossimi anni”, aggiunge Bengala. Questi nuovi farmaci sono disponibili a Grosseto, in particolare nel trattamento del tumore della mammella, del colon-retto, del polmone e nel melanoma. La loro disponibilità al centro oncologico grossetano è il frutto del lavoro svolto dall’equipe di Oncologia medica e dell’accreditamento, in ambito regionale e nazionale, come centro di riferimento per la cura dei tumori.
«Si tratta solo del primo passo verso uno sviluppo del centro di Oncologia medica di Grosseto – conclude Bengala -, con l’obiettivo di consentire ai nostri pazienti di accedere alle cure migliori nelle strutture ospedaliere del territorio provinciale, integrando l’offerta della chirurgia e della radioterapia, già di alto livello, con la medica oncologica più innovativa. Il raggiungimento di questo obiettivo sarà frutto anche della rete di collaborazione con altre strutture della rete regionale e nazionale, nonché dei frequenti contatti dell’equipe di Oncologia medica di Grosseto con i maggiori centri nazionali ed internazionali».