GROSSETO – «Siamo stupefatti di come il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, neghi le proprie responsabilità di fronte a tutti affermando che non spetta a lui fare ciò che la mozione sul circo del 12 dicembre scorso gli chiede esplicitamente – afferma Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto -. Bonifazi si appella addirittura a un presunto ‘refuso’ che avrebbe scambiato la parola ordinanza con il termine ‘regolamento’ che non tocca emanare a lui, ma al consiglio».
«È chiarissimo nel testo approvato all’unanimità dal consiglio comunale che il sindaco deve emanare un’ordinanza che tenga conto dei criteri Cites che definiscono un certo numero di specie come incompatibili con la vita circense – prosegue Bottinelli – e questo significa semplicemente che si deve vietare l’attendamento delle strutture con quel tipo di animali. Non dei circhi con animali in genere, purtroppo, ma soltanto di quelli che detengono specie nell’elenco incriminato, a partire dagli elefanti e dai grandi felini. Se poi il consiglio comunale vorrà varare un regolamento saremo ancora più soddisfatti. L’ordinanza del 2008 non basta anche perché i controlli non accertano violazioni reali e concrete».
«La LAV intanto ha effettuato due visite allo zoo dell’American Circus evidenziando e documentando fotograficamente una serie di irregolarità in violazione dell’ordinanza del 2008 attualmente in vigore e dei criteri Cites, tra le quali inadeguatezza di misure di sicurezza, terreno e spazi. Se una serie di parametri sono stati rispettati, molti altri invece non erano in regola. Spicca la totale assenza di aree all’aperto per gli elefanti, esplicitamente previste in 100mq a esemplare dall’ordinanza. È tra l’altro forte il sospetto che all’American Circus, già denunciato ad Alessandria per questo, vengano usate ancora catene per i pachidermi (vedi foto LAV del 24 febbraio 2013 durante l’attendamento a Grosseto). Il report sarà inviato alle autorità competenti e messo a disposizione dei consiglieri comunali a riprova dell’inefficacia dei controlli della Commissione Spettacoli» conclude Bottinelli.