GROSSETO – “Le legge 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) approvata recentemente, che perfeziona aspetti già trattati in leggi precedenti, – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – non può che farci felici”.
Tra le novità c’è un ritocco all’articolo che prevedeva la messa a dimora di un albero per ogni neonato, applicata in Maremma purtroppo soltanto da alcuni Comuni (invitiamo a tal proposito tutti i Comuni della provincia di Grosseto a dare seguito a questa chiara indicazione), e ora ampliata anche ai bambini adottati. Oltre a questa legge ci sono altre e significative novità per incrementare gli spazi verdi urbani e migliorare la qualità del patrimonio forestale nazionale.
“La novità più importante introdotta dalla legge – continua Gentili – è il riconoscimento del 21 novembre quale Giornata nazionale degli alberi: un riconoscimento alla nostra decennale mobilitazione e impegno con la Festa dell’albero, e soprattutto un evidente segnale di forte rispetto di una positiva tradizione di sensibilità ambientale. Ma anche un chiaro impulso ad adottare standard del verde negli strumenti urbanistici e favorire la creazione di cinture verdi intorno alle aree urbane, e l’incremento del patrimonio arboreo per favorire l’assorbimento di anidride carbonica e di polveri sottili. Importante anche il censimento del patrimonio forestale storico, nello specifico gli alberi monumentali d’Italia, e la revisione delle pene contro il danneggiamento o l’abbattimento di alberi monumentali con sanzioni più elevate di quelle attuali che arrivano fino a 100 mila euro”.
Infine la legge impone ai sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti di rendere noto il bilancio arboreo realizzato durante il loro mandato amministrativo per misurare, almeno su questo punto, la corretta applicazione di tutti gli adempimenti previsti e la sensibilità ambientale dei nostri primi cittadini. Un passo importante per cercare di tutelare sempre più l’enorme patrimonio arboreo e ambientale della Maremma sempre più minacciata dagli incendi boschivi e dell’Italia intera, aumentando gli spazi verdi liberi, sia urbani che extra urbani, e contro il consumo di suolo.