di Rita Martini
Sono quasi settemila i maremmani che si rivolgono al dipartimento di salute mentale della Asl 9 con disturbi legati ad ansia e depressione. Un numero notevole se si considera che rappresenta solo una bassa percentuale di coloro che soffrono di un disturbo mentale comune, ma non lo ammettono e comunque non si rivolgono a strutture sanitarie. Di questi settemila cittadini, cinquemila sono adulti e per la maggioranza donne, mentre milleottocento sono minorenni per la maggior parte maschi.
Per cercare di arginare il fenomeno crescente anche in provincia di Grosseto, è attiva sul territorio dal 2003 l’associazione Oasi onlus che riunisce cittadini, cittadini utenti, amministratori, responsabili dei servizi, operatori che hanno creato gruppi di mutuo auto aiuto nei quali il dialogo, il confronto, l’ascolto, il racconto delle esperienze proprie e altrui costituisce la terapia principale. Incontriamo la presidente dell’associazione Maddalena De Mastro (nella foto in alto) durante l’assemblea generale indetta alla sala Pegaso della Provincia. Ci racconta la sua esperienza personale di utente entrata nel gruppo di mutuo auto aiuto Caos Calmo sei anni fa e oggi diventata portavoce dell’associazione soprattutto per creare speranza e solidarietà e aiuto concreto per coloro che ne hanno bisogno.
“Parlare e non vergognarsi ad ammettere di avere un problema: questo è il primo passo per uscire dal disturbo mentale comune, ansia o depressione” – ci dice la signora De Mastro che aggiunge – “Basta rivolgersi al medico di base per iniziare un percorso che porta alla valutazione del caso e che può portare alla nostra associazione dove gratuitamente e volontariamente cerchiamo di aiutare chi ha necessità”. Dell’associazione fanno parte anche alcuni operatori sanitari che offrono la loro esperienza.
Così Rita De Lilla, medico di base, Luciana Taranto, infermiera, e Giuseppe Corlito (nella foto), psichiatra che dal 1998 al 2010 è stato direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl9 e che oggi è tra coloro che guidano l’associazione. “Oggi – ci spiega Giuseppe Corlito – ansia e depressione derivano da un doppio incrocio: da una parte modalità di vita stressante, consumo di alcool, fumo, sedentarietà, alimentazioni sbagliate, dall’altra problemi legati alla crisi economica, con minori risorse nei servizi e la conseguente distruzione della coesione sociale e della solidarietà. Rivolgersi a una struttura, all’associazione e comunque ammettere di avere un problema e il primo passo per uscire dal buio”. Durante l’incontro è stato presentato il manuale “Essere depressi e giù d’umore, una guida all’auto aiuto” che verrà utilizzato in un programma di collaborazione tra medici di base e Dipartimento di salute mentale per il trattamento non solo farmacologico dei disturbi emotivi comuni.