di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un paio di orecchini e un braccialetto. Buona fattura, con tanto di stampigliatrura sia del marchio di fabbrica che della sigla dell’oro. Oggetti ben fatti, tanto da aver ingannato anche l’occhio esperto della commessa del compro oro. Una coppia di Cmapani, 45 anni lui e 41 lei, ieri mattina si è presentata in un compro oro per vendere i due oggetti che da una prima analisi sono sembrati veri, tanto che sono stati pagati 660 euro. La donna ha lasciato alla commessa le proprie generalità e la fotocopia di un documento. Concluso l’affare i due se ne sono andati. Ad una più attenta indagine la commessa ha capito però che si trattava di due falsi, e ha avvertito il titolare, che si trovava a Grosseto, in un altro negozio della catena. Attraverso skipe ha mostrato la foto sul documento della donna e descritto la coppia (nella foto l’Ispettore capo Claudio Falciani).
Sono passate meno di due ore e nel negozio di Grosseto è entrata la stessa coppia, con in mano un braccialetto del tutto simile a quello già venduto ad Orbetello. La commessa li ha subito riconosciuti e ha preso tempo sino al rientro del titolare. «Hai fatto poi quella telefonata?» ha detto all’uomo che ha riconosciuto subito i due truffatori e avvertito la polizia che ha mandato personale dell’Ufficio Volanti. I due Napoletani, che hanno a loro carico numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio o nei compro oro, sono stati denunciati per truffa in concorso e per reati connessi alla contraffazione dei marchi per le stampigliature sui falsi gioielli. La polizia ha recuperato anche la quasi totalità del denaro.