GROSSETO – La Questura di Grosseto in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Grosseto, ha incontrato, in più occasioni nel mese di febbraio, i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “G. Vico” per spiegare loro come navigare sicuri lontano dai pericoli della Rete, per evitare di rendersi responsabili non solo di comportamenti scorretti ma anche di reati.
Gli incontri, voluti dal Questore Michele Laratta, sono stati tenuti da Stefano Niccoli responsabile della Sezione Polposta di Grosseto e da Margherita Procopio responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, allo scopo di fornire un aiuto concreto ai giovani utenti della rete, affinché imparino a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.
«La prevenzione e la formazione sui temi della legalità, della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano che la Questura di Grosseto persegue da anni e nel quale la collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, oggi più che mai, è assolutamente determinante – fanno sapere dalla Questura -. L’obiettivo che quest’attività di prevenzione e formazione si prefigge è quello di offrire ai ragazzi un breve panorama delle potenzialità comunicative del web e delle community online, senza la pretesa di approfondire ogni dettaglio, ma con la speranza di poter fornire loro qualche spunto di riflessione per meglio comprendere una realtà (se pur virtuale) in continua evoluzione, per evitare di correre rischi connessi alla violazione della privacy, altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri. Questi incontri hanno suscitato un notevole interesse tra ragazzi e docenti, tale da infondere la curiosità dei loro genitori, i quali hanno chiesto agli stessi operatori un incontro riservato a loro stessi, per giovedì 14 marzo p.v., consapevoli dell’importanza di educare i propri figli ad un uso sicuro e responsabile delle rete e proteggerli dai pericoli del web.»