di Barbara Farnetani
MONTE ARGENTARIO – «Le prime sono venute giù come il burro». Così Franca Faraoni, presidente della Feniglia Storica, parla delle casette della Feniglia che la notte di domenica hanno subito un nuovo assalto da parte del comune di Monte Argentario, deciso a portare a termine il suo piano di demolizioni contro l’abusivismo edilizio nel litorale. «Sono venuti all’una di notte con i gruppi elettrogeni – afferma Faraoni – e hanno buttato giù tre case la cui demolizione era iniziata a novembre. Ce ne siamo accorti il pomeriggio successivo. Abbiamo chiamato i Carabinieri e abbiamo stoppato tutto.»
«Lunedi abbiamo fatto sospendere i lavori di demolizione – afferma l’avvocato Mirko bandiera che rappresenta i proprietari – lavori che sono ripresi il giorno dopo. I tetti delle case sono di eternit che si sbriciola al primo contatto, e per essere demoliti hanno bisogno di una autorizzazione della Asl. Quando ho chiesto di vederla mi hanno mostrato quella di novembre che però è ormai scaduta.» In corso, come ricorda l’avvocato Bandiera, ci sono un paio di ricorsi al Tar e alcuni esposti. «Quello che vogliamo – prosegue l’avvocato – è di essere trattati come gli altri. Ci sono sulla stessa porzione di costa ville a due piani, a cui hanno concesso il permesso di costruire in un area che dicono essere inedificabile. Abbiamo chiesto al comune di Orbetello che è proprietario di quel lembo di terra di vendercelo, come ha fatto per i proprietari delle ville ma ci hanno detto che non è possibile.»
«Noi – prosegue Faraoni – abbiamo 38 licenze regolari, abbiamo i permessi rilasciati dai comuni di Orbetello e Monte Argentaio; nell’85 c’é stato anche un condono tombale» «Nel ’65 ci fu anche un parere favorevole con nullaosta paesaggistico – continua Bandiera – un’autorizzazione che poi i proprietari si sono visti negare.» Il sindaco Arturo Cerulli, raggiunto al telefono dalla nostra redazione, ha preferito non commentare la vicenda. La battaglia delle casette della Feniglia intanto prosegue, e i proprietari sono decisi a non mollare tanto che hanno deciso di fare turni di guardia di giorno e di notte per impedire un nuovo blitz del comune.