di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Uno dei promotori di Scelta Civica con Monti per l’Italia, vale a dire Greogorio Gitti (il secondo da sinistra nella foto), si presenta a Grosseto illustrando i progetti del movimento politico. «Siamo una formazione variegata e di diversa formazione, composta da esperienza che convergono in una lista composta da persone per bene». Gregorio Gitti, candidato nel collegio della Lombardia 2, ne approfitta per fare un quadro della situazione in base anche agli avversari politici. Inquadra quindi la situazione del Movimento 5 Stelle, prevede la fine del Berlusconismo e invita il Pd a rinnovarsi: «Non giudico in maniera negativa il movimento di Grillo, anche se alcune proposte, come quella sul debito pubblico, sono da brivido. Diciamo però che Scelta Civica, insieme al Movimento 5 Stelle, rappresenta la novità più importante di questa campagna elettorale. Noi, oltre alla novità, rappresentiamo un movimento credibile, come lo è Mario Monti. Considero chiuso il periodo di Berlusconismo e dal 26 febbraio assisteremo alla definitiva caduta di quel modo di fare politica che tutela solo gli interessi propri. Al Pd, invece, auguro di trovare quell’apertura e quel rinnovamento che hanno provato a mettere in atto, con Renzi ad esempio, senza riuscirci. E’ un partito ancora troppo chiuso nelle vedute, stretto tra Vendola e la Cgil».
Quanto al programma, Scelta Civica punta sulla casa a sostegno dei nuclei famigliari, sul taglio deciso dei costi della politica, con un occhio di riguardo al finanziamento pubblico dei partiti, sulla riforma elettorale, sulle politiche giovanili: «Difendiamo le famiglie partendo dalle necessità primarie come la casa, puntiamo a salvare un milione di italiani in difficoltà – osserva Gitti -. L’IMU, per come l’ha concepita Monti, è una tassa che dà fastidio perché colpisce i più ricchi e non c’è possibilità di evaderla. Quanto alle altre priorità e alle nostre battaglie, con Scelta Civica puntiamo al cambiamento della legge elettorale, nella nostra proposta figura un proporzionale con forte correttivo, oppure un sistema maggioritario con doppio turno alla francese. Sui giovani occorre precisare che è inutile promettere il posto fisso che per certi aspetti non è neanche un bene, piuttosto dobbiamo trovare gli strumenti per agevolare le imprese e quindi favorire la creazione di posti di lavoro».
In ambito locale, invece, si esprime Giorgio Signori (il secondo da destra nella foto) di Grosseto con Monti: «Il nostro non è solo un accordo elettorale, ma una lista per il futuro. Sul territorio il Pdl non ha saputo ritagliarsi il ruolo di alternativa al Pd che ha amministrato per tanto tempo. Oggi, noi siamo la vera alternativa per amministrare il nostro territorio». Interviene anche Massimo Ussia (a sinistra nella foto): «Sono uscito dal Pdl per limiti di sopportazione. La proposta di una lista Monti è quella che più mi aggrada. Siamo persone che arrivano da esperienze diverse dal punto di vista politico, con una idea comune però, quella di rinnovare il modo di fare politica che per incapacità o volontà nessuno degli schieramenti del passato è riuscito a mettere in atto».