di Barbara Farnetani
ROCCASTRADA – Si svolgerà mercoledi l’esame autoptico sul corpo dell’uomo polacco ucciso in un agriturismo di Roccastrada sembra per le lesioni riportate dopo una colluttazione con altri due connazionali. L’uomo, Joachim Jean Grzechca, 54 anni, musicista, era appena giunto in Italia dove vivono la sorella con la sua famiglia e altri parenti. Era venuto dalla Polonia con il figlio e un nipote, che lo avrebbe ospitato durante il suo soggiorno. La sera durante la cena, l’uomo avrebbe espresso un apprezzamento volgare che ha scatenato l’ira del nipote e del cognato che, ubriachi, l’hanno aggredito prima a mani nude, poi con un attizzatoio e un mestolo in metallo. L’uomo sarebbe stato anche minacciato con un coltello. Ad assistere al pestaggio il figlio 16enne della vittima, che è più volte entrato e uscito dalla stanza terrorizzato per quanto stava accadendo.
Quando i due uomini hanno capito di aver ucciso il parente lo hanno spogliato, lasciandolo solo con gli slip, e disteso sul letto. Quindi hanno lavato i pantaloni e fatto sparire la maglietta. Poi hanno chiamato la sorella dell’uomo, che vive a Sassofortino. La donna ha inviato il marito, la figlia e il fidanzato di lei, un ragazzo italiano che, compreso che l’uomo era morto ha avvertito il 118. A loro volta i sanitari hanno avvisato il 112. Al maresciallo i due uomini hanno raccontato che lo zio si era sentito male a causa del troppo alcol ingerito, e che aveva avvertito un dolore all’addome. La loro ostentata tranquillità ha però insospettito i carabinieri che non si sono fermati alle apparenze di una stanza eccessivamente in ordine, e hanno sequestrato gli abiti della vittima oltre che gli oggetti che potevano essere stati usati nell’aggressione. E proprio questi oggetti saranno utilizzati per le comparazioni con le lesioni rinvenute sul cadavere.
Dopo di allora i due aggressori, che si trovano presso il carcere di Grosseto e domani saranno sottoposti ad interrogatorio, si sono chiusi nel mutismo. Sino alla sera dell’omicidio i due polacchi non avevano mai avuto problemi con la legge in Italia. Il nipote, 33 anni, è custode dell’agriturismo in cui è avvenuto il delitto, e lì vive con la moglie, che lavora in un bar e i figli, e con loro vive anche il cognato dell’uomo morto, 37 anni, che vive di piccoli lavoretti occasionali. I due uomini sono indiziati di omicidio preterintenzionale.