GROSSETO – Anche gli agricoltori saranno parte attiva nella gestione della fauna selvatica del parco della Maremma. È il risultato di un accordo che vede coinvolti Cia e Confagricoltura. «Con l’accordo – afferma Enrico Rabazzi presidente di Cia Grosseto – emerso dall’ultima riunione tra l’assessore allo Sviluppo Rurale della Regione Toscana, Gianni Salvadori, i vertici del Parco della Maremma e dell’azienda regionale agricola di Alberese, il Comune e noi associazioni di categoria del mondo agricolo, si è convenuto di costituire un comitato tecnico di controllo e un percorso di interazione per riuscire a trovare le forme di sinergia e collaborazione tra gli agricoltori e gli organi gestori del parco al fine di migliorare la lotta ai danni da ungulati.»
Sono emersi quattro punti fondamentali del percorso da intraprendere, segnalati da uno studio compiuto proprio dalle associazioni; la gestione corretta della cattura degli ungulati mediante una pianificazione con tutti i soggetti, l’organizzazione degli impianti pavulari e colture a perdere mediante la compartecipazione degli agricoltori alla loro semina e allestimento, il ripristino delle sorgenti nel parco per evitare le trasmigrazioni da abbeveraggio estivo ed infine il finanziamento delle recinzioni in zone strategiche del parco per contenere e bloccare i cinghiali. «Siamo soddisfatti che tutti abbiano condiviso il programma e le nostre proposte – ha commentato il presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – a partire dall’assessore Salvadori. Fino ad ora non era mai stata fatta un’organizzazione di questo tipo e dopo anni di chiacchiere si è finalmente assunto impegni concreti che saranno monitorati e controllati nella loro evoluzione e attuazione. Questo è finalmente il modo corretto di riconoscere a noi agricoltori l’importanza attiva nella tutela del paesaggio e nella salvaguardia dell’ambiente.»