di Daniele Reali
FOLLONICA – Alla fine il tanto atteso consiglio comunale, dal quale doveva passare anche il futuro del Veliero, non c’è stato. La seduta è stata sciolta dopo due ore e dopo una prima interruzione che avrebbe dovuto favorire un accordo bipartisan sul villaggio turistico. La scintilla tra i vari schieramenti non è però scoccata e lo scontro muro contro muro tra maggioranza e opposizione non ha consentito di raggiungere un risultato per la città. Il “colpo di scena” è arrivato alle 16,30: l’opposizione è uscita dall’aula e il consiglio comunale non è potuto proseguire per la mancanza del numero legale. Le assenze tra le fila della maggioranza infatti non hanno garantito il proseguimento dei lavori: per procedere i consiglieri sarebbe dovuti essere 11, ma al momento dell’uscita di scena dell’opposizione, i consiglieri del Pd presenti erano soltanto 10. Seduta annullata e discussione sul villaggio Veliero tutta da rifare.
Per capire che cosa è successo però bisogna fare un passo indietro. All’ordine del giorno di oggi c’erano infatti due mozioni, una della maggioranza e una dell’opposizione, molto simili tra loro e sullo stesso argomento: il villaggio turistico il Veliero.
La prima mozione in discussione era quella presentata dal consigliere Charlie Lynn. Si trattava di un atto di indirizzo che Lynn aveva depositato già nel mese di gennaio e con il quale si chiedeva il superamento dell’attuale situazione per sbloccare la vicenda sul villaggio che va avanti ormai da un paio di anni. Il secondo documento, quello targato Pd, aggiungeva alcuni punti al primo. All’inizio del consiglio si è cercata un primo confronto e una mediazione delle due posizioni in sede di conferenza dei capigruppo, ma le due istanze sono rimaste distanti. L’opposizione rivendicava la paternità dell’atto di indirizzo e la maggioranza voleva che i due documenti fossero sintetizzati in un terzo atto da approvare all’unanimità. Obiettivi che erano in evidente contrasto e che non hanno favorito una sintesi tra le due richieste tanto che dai banchi dell’opposizione i consiglieri si sono alzati e hanno lasciato l’aula. Dopo l’appello e la verifica de numero legale mancante, il presidente del consiglio ha dovuto dichiarare la seduta sciolta aprendo di fatto la corsa di maggioranza e opposizione a distribuire la responsabilità per una vicenda, quella del Veliero, che rimane appensa ad un filo.
Come annunciato a margine della seduta il consiglio potrebbe riunirsi già tra 5 o 6 giorni per accelerare, dopo questa “brutta” battuta di arresto, la discussione sul Veliero e avviare alla soluzione una quesitone aperta ormai da troppo tempo e che rischia di finire in una lunga, lunghissima, spirale giudiziaria.