COLLINE METALLIFERE – «La geotermia, in tutte le sue forme naturali, è considerata una risorsa rinnovabile, pulita e ambientalmente sostenibile, oltre che fonte di sviluppo energetico, economico e turistico per i territori che hanno la fortuna di avere nel sottosuolo determinate caratteristiche.» Così le Amministrazioni Comunali dei nove comuni geotermici, sede d’impianti (Pomarance, Monterotondo Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Radicondoli, Montieri, Chiusdino, Santa Fiora e Piancastagnaio), vogliono esprimere la propria posizione in merito alla questione dello “sviluppo geotermico”, che in questi giorni è stato oggetto di un dibattito mediatico caratterizzato spesso da posizioni strumentali e non corrette da un punto di vista scientifico.
«Analizzando i vari aspetti – proseguono -, ci preme innanzitutto chiarire la nostra posizione sul tema che, come Amministratori, ci sta più a cuore, e cioè la salute dei cittadini: su questo aspetto, abbiamo fortemente sostenuto negli anni passati la necessità di realizzare uno Studio Sanitario che chiarisse se ci sono evidenze di possibili correlazioni tra la geotermia e alcune patologie prima di procedere con decisioni di ulteriore sviluppo della stessa. Questo Studio commissionato dalla Regione Toscana all’ARS (Agenzia Regionale della Sanità) e i successivi aggiornamenti, oltre a Studi paralleli svolti in Nuova Zelanda dal Professor Bates (Università della California), hanno fornito un quadro estremamente rassicurante sullo stato di salute della popolazione dei Comuni Geotermici, in linea con i dati del resto della Regione che, lo ricordiamo, è tra le più longeve d’Italia. E’ ovvio che su questo tema è opportuno continuare a studiare e raccogliere dati, senza allentare l’attenzione. Il comunicato dell’ARS Toscana conclude affermando che “i risultati sono ancora in linea con l’ipotesi che le emissioni geotermiche abbiano un ruolo del tutto marginale o assente negli eccessi delle malattie”.»
«Analizzando poi gli aspetti legati agli impatti “ambientali” della geotermia giova ricordare che l’attività geotermica permette di risparmiare complessivamente oltre 1 milione di TEP (Tonnellate di Petrolio Equivalente) all’anno e che – sottolineano – i quadri emissivi delle centrali sono tutti ampiamente ricompresi nei limiti previsti dalla normativa vigente e nei più stringenti atti di indirizzo della Regione Toscana. Per quanto riguarda il lato socio economico, la geotermia può e deve diventare sempre di più un volano di sviluppo per i territori attraverso la creazione di opportunità di lavoro diretto e indotto – ricordano -, sviluppo di know how correlato a usi plurimi e di teleriscaldamento, incentivando inoltre le attività innovative sia tecnologiche che agroalimentari complementari alla geotermia.»
«In conclusione, la nostra risorsa geotermica è, soprattutto in un momento di estrema crisi come quello che stiamo vivendo, una opportunità irrinunciabile che, a valle di tutti gli studi e approfondimenti fatti, non può essere messa in discussione con affermazioni che non si basano su dati scientifici ma su posizioni pregiudiziali. Come Amministratori abbiamo il dovere di pretendere rigorosi controlli e verifiche verso il concessionario Enel Green Power, ma – concludono – abbiamo anche il dovere di prendere decisioni per il bene dei nostri cittadini e della pubblica utilità in un rapporto collaborativo e proficuo per garantire un futuro ai territori e alle popolazioni residenti.»