GROSSETO – Dopo i tirocini retribuiti, la Regione Toscana si è data da fare per promuovere anche i praticantati retribuiti per i giovani toscani. Un’opportunità già operativa dal primo di febbraio, grazie a tre accordi firmati con 39 fra ordini e associazioni professionali.Dopo aver reso obbligatoria la retribuzione dei tirocini non curricolari presso enti pubblici o privati, la Regione ora estende questa possibilità anche ai praticantati, obbligatori e non, finalizzati all’esercizio della professione. La stessa cosa avverrà per i tirocini curricolari appena sarà firmato un ulteriore atto con le Università. Negli accordi stipulati con gli ordini la Regione si impegna a rimborsare 300 euro mensili agli studi professionali o agli enti che attivano praticantati per almeno 500 euro mensili lordi. Il Consorzio Professional Service (CPS), come rappresentante dei professionisti, gestirà le procedure tramite il portale web dedicato.
Beneficiari del contributo sono i giovani in età compresa tra i 18 e i 32 anni (non compiuti alla data di presentazione della domanda, limite di età invece non previsto per i soggetti disabili e le categorie svantaggiate) e residenti o domiciliati in Toscana. I praticanti non devono avere in corso un rapporto di lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato con il soggetto ospitante.
Tipologie di tirocinio incluse negli accordi:
Praticantati obbligatori. Sono quelli che devono necessariamente essere sostenuti per esercitare la professione una volta conseguito il titolo di studio. In questo caso la Regione si impegna a dare un contributo a partire dal settimo mese di praticantato per un massimo di 12 mesi.
Praticantati non obbligatori. Si tratta di tirocini non obbligatori ma comunque finalizzati all’esercizio della professione. Le modalità e l’entità del contributo regionale sono le stesse dei praticantati obbligatori, ma deve essere previsto un progetto formativo che espliciti gli obiettivi e le competenze da acquisire nel periodo di tirocinio.
Destinatari del contributo. Possono accedere al contributo della Regione Toscana sul rimborso dei praticantati, obbligatori e non, sia soggetti privati che enti pubblici. In caso di soggetto ospitante privato (ad esempio uno studio professionale) è consentita l’attivazione di queste tipologie di tirocinio anche in assenza di dipendenti a tempo indeterminato.
Durata. Il cofinanziamento regionale è corrisposto al soggetto ospitante per i praticantati, obbligatori e non, che hanno una durata minima di 2 mesi e per un massimo di 12 mesi. Nel caso dei praticantati obbligatori il contributo regionale sarà corrisposto a partire dal settimo mese.
Requisiti per l’ammissibilità al contributo regionale. Il praticantato deve essere svolto in Toscana presso la sede del soggetto ospitante. La domanda deve essere inoltrata mediante il sito web dedicato. Per le professioni ordinistiche con tirocinio obbligatorio, i praticantati devono essere in corso da almeno 6 mesi, mentre per quelli non obbligatori deve essere previsto un progetto formativo. Il praticante non può essere utilizzato per funzioni che non rispettino gli obiettivi formativi. Deve essere previsto un rimborso spese forfettario da parte del soggetto ospitante di almeno 500 euro mensili lordi. Deve essere previsto un tutore presso il soggetto ospitante.
Intanto per la prima volta anche in provincia di Grosseto viene organizzata un’iniziativa di sintesi dove protagonisti sono i ragazzi beneficiari dei finanziamenti di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
“I giovani raccontano Giovanisì” sarà l’occasione per ascoltare le diverse esperienze di chi ha usufruito delle agevolazioni previste dalle diverse misure di Giovanisì, per parlare del progetto e scambiarsi opinioni. L’appuntamento è per giovedì 14 febbraio, ore 10, nella Sala conferenze del Museo di Storia Naturale della Maremma in Strada Corsini, 5 a Grosseto.
«Abbiamo sempre sostenuto, come amministrazione provinciale, il progetto Giovanisì – spiega Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle Politiche giovanili -. I numeri dei ragazzi coinvolti ci mostrano come, oggi più che mai, sia necessario dare speranza ai nostri giovani e offrire loro anche solo una spinta verso la costruzione di una propria autonomia e ci incoraggiano a continuare nella promozione di azioni come questa messa in campo dalla Regione Toscana».
Oltre ai ragazzi interverranno: Salvatore Allocca, assessore regionale alle Politiche giovanili, Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle Politiche giovanili, Silvia Volpi, Regione Toscana – staff Giovanisì e Roberto Matozzi, responsabile CNA giovani.
Per informazioni sulla giornata è possibile contattare lo sportello provinciale Giovanisì scrivendo all’indirizzo mail: grosseto.provincia@giovanisi.it
Per info e dettagli sul progetto: www.giovanisi.it, mail: info@giovanisi.it, progettogiovani@cpstoscana.it sito web progettogiovani.cpstoscana.it numero verde: 800.098.719