di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Bisogna rivedere il modello di sviluppo che va incentrato su scuola, ricerca e innovazione» così Davide Buzzetti, segretario provinciale di Sel, Sinistra ecologia e libertà, parla di quello che dovrebbe essere il futuro dell’Italia e di come affrontare la crisi; «questa campagna elettorale, troppo mediatica – prosegue -, si sta allontanando da quelli che sono i temi e le vere esigenze del paese, per questo il nostro fine è proprio il contatto diretto con gli elettori»
«La priorità – afferma Marisa Nicchi, Fiorentina originaria di Grosseto, e candidata al terzo posto alla Camera dei Deputati – è il reddito minimo garantito, che è una misura riconosciuta in quasi tutta europa. Bisogna poi investire nel lavoro, e serve una rivisitazione del sistema pensionistico violentato dall’ultima riforma così da non creare nuovi esodati.»
Gabriele Berni, quarto alla camera dei deputati, crede che «in questa campagna elettorale ci sia un grande assente, il paese reale. Serve un nuovo modello di sviluppo: la sostenibilità; la natura non è più a nostra disposizione» Il filmaker Michele Nanni, 13esimo in lista alla Camera, particolarmente attento ai temi del precariato per chi lavora in ambito cultura, rivendica un nuovo impegno e una nuova partecipazione «Con il Berlusconismo – afferma – si è delegato tutto a ch ci diceva come le cose andavano o dovevano andare»
Cristina Citerni, unica candidata maremmana di Sel per il Senato, afferma: «In questa campagna Sel si caratterizza per due questioni, di merito e di metodo. È una campagna tesa a rinnovare il paese reale, che si trova in sofferenza, ma si deve anche ricercare il contatto con la gente, parlare con le persone. Il liberismo e l’autosufficienza dei mercati hanno fallito – prosegue -. Adesso serve una nuova stagione dei diritti. Questo paese ha vissuto, negli anni ’70, una stagione gloriosa per i cambiamenti in tanti ambiti: il lavoro, i diritti, la sanità, il rapporto tra i sessi. Adesso appena sentiamo la parola riforme ci vengono i brividi, e invece questa è una parola da rivalutare, serve una nuova stagione di diritti. Non possiamo essere l’ultimo paese in Europa a riconoscere i diritti di chi si ama ed è dello stesso sesso. Solo Sel si occupa di certi temi. Solo Sel è attenta alla scuola pubblica, che deve essere aperta a tutti, libera, laica e pluralista»
«Noi – afferma Eva Bonini, ottava in lista alla Camera – come amministratori cerchiamo di applicare tutti i giorni quello in cui crediamo. Questo partito è solo un inizio per mettere insieme il popolo della sinistra.» per quanto riguarda i compensi dei Parlamentari Bonini sottolinea «Non è tanto quello che guadagnano, che pure abbiamo proposto di ridurre, ma che cosa fanno, di cosa si occupano. Se portano o meno avanti i problemi di tutti i giorni. L’ambiente ad esempio dovrebbe permeare le politiche economiche. A Magliano in Toscana, ad esempio, la scelta dei “rifiuti zero” ha portato anche occupazione oltre a benefici per l’ambiente.» «Il voto a Sel – le fa eco Marco Sabatini vicepresidente della Provincia – è un voto di coerenza. Il nostro progetto nasce per unire la sinistra e porre il seme di un grande partito come già in altri paesi. Serve una politica progressista e di riforma, ma non le riforme che propone Monti, bensì per il progresso culturale e sociale dei cittadini.»
Per quanto riguarda l’autostrada tirrenica, Sabatini afferma: «Abbiamo combattuo perché non si arrivasse ad un progetto non condiviso. Se quella è una infrastruttura di interesse europeo, come ci dicono, allora Sat deve pensare ad un progetto condiviso e non a quello che costa meno. Non si possono fare le nozze con i fichi secchi. Non vogliamo il tracciato spezzatino proposto dal Cipe, vogliamo vedere il progetto intero, non si può andare per stralci. La vita sociale ed economica di un intero territorio vive sul fatto che l’Aurelia è una strada pubblica e accessibile a tutti.»