SCARLINO – «L’adozione dell’Aia per il nuovo impianto di trattamento dei gessi di Tioxide – spiega il presidente della Provincia, Leonardo Marras – dà certezza all’azienda per completare i propri investimenti produttivi, e apre nuove prospettive di sviluppo. Oltre a riutilizzare i gessi rossi per produrre concimi agricoli, infatti, Tioxide potrà aviare una sperimentazione per il loro utilizzo nella filiera dell’edilizia, grazie ad un progetto finanziato dalla Regione che prevede la collaborazione con la Fibran di Roccastrada. La Provincia ha pertanto fatto fino in fondo ciò che le competeva, e ora ci aspettiamo che l’azienda faccia la propria parte rispettando l’impegno di consolidare i livelli occupazionali. E per questo auspico che il periodo di cassa integrazione sia molto breve»
«Aldilà di questo, su un piano più generale – prosegue Marras -, mi preme sottolineare il fatto che le aziende dell’area del Casone di Scarlino lavoravano da 7 anni e mezzo sulla base di autorizzazioni provvisorie, con le pratiche di Autorizzazione integrata ambientale in corso di espletamento. Tra il 2011 e il 2012 la Provincia ha chiuso progressivamente tutte le procedure di Aia, l’ultima è quella di Tioxide per il nuovo impianto da 40 mln di trattamento dei gessi rossi, e oggi tutti gl’impianti sono definitivamente in regola.»
«Questo significa aver creato i presupposti per stabilizzare le imprese e l’occupazione, ma anche aver costruito una rete integrata di strumenti e azioni di controllo ambientale: un vero e proprio sistema di monitoraggio dell’area che garantisce – conclude Marras – standard di sicurezza senza precedenti per gli abitati di Follonica e delle frazioni di Scarlino».