di Giulio Gasperini
CALDANA – Anche se orfana del Vescovo, non essendo ancora stato nominato il nuovo, anche quest’anno la comunità di Caldana è tornata a festeggiare il suo santo patrono, San Biagio vescovo e martire. Tante sono state le iniziative proposte dal Consiglio Pastorale e dal parroco, don Enzo Mantiloni, per celebrare una personalità, come quella del vescovo Biagio, di particolare importanza sia per la storia della Chiesa che per il suo culto radicato nel popolo. Nella giornata di sabato 2 febbraio, dopo alla consueta celebrazione della Messa prefestiva, con la benedizione delle candele e la processione della “Luce”, grande successo ha riscosso la commedia messa in scena da Argia e dalla sua compagna, “Noi di Maremma” (nella foto in basso un momento dello spettacolo), e rappresentata al Teatro: “Si so spesi prima di avelli”, una deliziosa caricatura dei vizi e delle virtù degli uomini alle prese con il denaro e con le spese più o meno impreviste. La frizzante comicità e la simpatia naturale di Argia e degli altri attori hanno saputo, come sempre, riempire la sala del Teatro e divertire grandi e piccini, facendo per una sera dimenticare, con battute e risate, i più grandi pensieri.
Domenica 3 febbraio si è svolta la festa nella sua forma più solenne, a cominciare dalla processione pomeridiana, che ha visto sfilare per le vie del paese la statua lignea del Santo. La Messa, invece, vista l’assenza del Vescovo, è stata presieduta da don Gian Paolo Marchetti, rettore del Seminario di Grosseto e figlio di Caldana, con la partecipazione di tutti i seminaristi e conclusasi con la tradizionale benedizione della gola, di cui San Biagio è il protettore stimato. La due giorni di celebrazioni e festa è terminata con un piccolo ritrovo conviviale, al Teatro, nel quale son stati offerti alla comunità intera dolci e altre leccornie per un ultimo e finale momento di condivisione per una festa che, nonostante il trascorre degli anni, non smette mai di coinvolgere tutta la comunità caldanese, che continua a cantare: “Salve San Biagio amabile, salve grande patrono!”
(per ingrandire cliccare sulle immagini. Foto: Chiara Mori)
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