GROSSETO – A partire dal 1° gennaio 2013 Assofarm, l’associazione di riferimento delle farmacie comunali, ha inviato formale disdetta del contratto collettivo nazionale. Una decisione che non ha precedenti nella storia delle relazioni sindacali con questa associazione. Un atteggiamento, dettato in gran parte dalla preoccupazione per i recenti interventi legislativi in materia di dispensazione finale del farmaco, che apre scenari preoccupanti per i quasi 3000 lavoratori del settore a livello nazionale. «Siamo di fronte ad un atto unilaterale gravissimo, non sfuggono a nessuno le difficoltà del settore continuamente colpito da pesanti e penalizzanti tagli governativi – spiega Andrea Ferretti, segretario generale di Filcams Cgil Grosseto -, ma allo stesso tempo l’Associazione non è stata in grado di rappresentare un ruolo di sintesi fra le proprie diverse anime, assecondando, di fatto, le posizioni più estreme». Se infatti l’allarme per il concreto rischio di progressiva scomparsa della farmacia pubblica, è condivisibile, non è altresì accettabile che il rinnovo del Contratto di Lavoro sia ritenuto dalla controparte come un problema da rinviare.
E’ fermo convincimento della Filcams Cgil che il rinnovo del contratto nazionale rappresenta la migliore opportunità per la gestione delle criticità del contesto economico attuale che la farmacia pubblica sta attraversando. Assofarm ha risposto con la disdetta del contratto e con l’emanazione di un regolamenti interno sostitutivo del contratto collettivo nazionale del lavoro da applicare dal primo Gennaio 2013. Regolamento immediatamente contestato dalla Filcams Cgil con formale disconoscimento e diffida alla sua applicazione. «Siamo pronti a percorrere anche le vie legali se l’Azienda FCR applicherà unilateralmente le norme contenute in questo regolamento che sono per la maggior parte peggiorative del contratto collettivo firmato a suo tempo dalle parti – osserva Ferretti -. Restano prioritarie per noi la difesa di condizioni di lavoro dignitose per i dipendenti del settore, e la salvaguardia della loro professionalità».
Nei prossimi giorni si punterà ad un coinvolgimento più incisivo dell’Amministrazione comunale di Grosseto, che in questa trattativa non può e non deve rimanere in un ruolo di semplice spettatore. Contemporaneamente, la Filcams Cgil vuole informare la cittadinanza della situazione dei lavoratori delle farmacie, a cui viene negato il contratto, e delle possibili conseguenze sul servizio a fronte di un inasprimento ulteriore della vertenza e di ulteriori azioni di lotta.