di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un seminario organizzato con lo scopo di considerare il rapporto fra la vitalità economica della territorio e i mezzi di comunicazione a disposizione. Nell’incontro dal titolo “L’ossigeno delle Idee”, organizzato da “La Spia della Maremma” e dal suo ideatore Richard Harris, si è cercato di fornire alcuni spunti di riflessione e di cercare qualche risposta riguardanti i mezzi di informazione locali. Tra i temi trattati, sono emerse alcune domande inerenti soprattutto alla necessità di ricercare nuovi strumenti di informazione e dialogo, ponendo l’interrogativo su quelli già esistenti, non sempre ritenuti all’altezza della Maremma che verrà.
In fin dei conti la tecnologia ha compiuto negli ultimi anni passi da gigante e di conseguenza anche il mondo dell’informazione deve adeguarsi e restare al passo con i tempi. Il crollo delle televisioni locali, il calo crescente nelle vendite dei giornali cartacei e l’esplosione di Internet, pongono diversi interrogativi su quello che sarà il futuro della comunicazione, ma anche dell’informazione sul territorio. L’incontro è stato aperto con la lettura delle prime pagine dei principali quotidiani locali, come Il Tirreno, IlGiunco.net e La Nazione, in cui si prestava attenzione soprattutto allo schema classico dell’informazione, con la cronaca a farla da padrone. Al microfono poi, si sono alternati i relatori del seminario che hanno dato un contributo piuttosto interessante, soprattutto perché l’analisi della tematica è stata sviscerata da diversi punti di vista. Tra questi è intervenuto anche il presidente della Camera di Commercio di Grosseto Giovanni Lamioni che ha ricordato come la Maremma, territorio tra i più belli, avrebbe bisogno di una maggiore promozione anche sugli organi di informazione.
Interessante anche l’analisi dei dati sulla raccolta pubblicitaria, in considerazione anche dei rapporti tra Maremma e territorio nazionale. In Italia, infatti, il dato presentato da Antonella Goretti sul mercato pubblicitario fa emergere che Internet sia l’unico mezzo in cui si registra una certa crescita di introiti, al fronte dei crolli di televisione (che continua a farla da padrone), carte stampata, radio, outdoor (inteso come affissioni e cartellonistica). A Grosseto, invece, sono stati 6 i milioni di fatturato e a farla da padrone è stata la carta stampata, capace di aggiudicarsi una fetta del 60% sul totale. Seguono l’outdoor con il 16%, Internet con il 12%, la televisione ferma solo al 9% e la radio, quasi inesistente con un dato leggermente al di sotto dell’1%. Anche in questo caso però, è emerso che il settore in forte espansione è Internet e che il cliente locale acquista pubblicità sui mezzi leader dell’informazione nella propria zona.