di Annalisa Mastellone
GAVORRANO – Sono 67 le famiglie che attualmente richiedono i servizi della Caritas parrocchiale di Bagno di Gavorrano, che con i suoi volontari assiste un totale di 203 persone. Un numero cresciuto negli ultimi anni a causa della crisi e dei suoi effetti sul territorio: nel 2011 le famiglie bisognose di sostegno erano 43, con un totale di 133 componenti. Oggi come allora, a testimoniare tempi sempre più difficili, la maggior parte delle persone che bussano alla porta della Caritas sono afflitte dalla mancanza di lavoro. Il dramma della disoccupazione coinvolge attualmente 34 nuclei famigliari, ovvero più della metà del totale.
Ci sono poi famiglie composte da lavoratori saltuari che rappresentano il 25 percento (sono 17) e i restanti 16 nuclei con anziani a basso reddito. In generale, l’età media dei capifamiglia disoccupati è di circa 40 anni. Secondo i dati forniti (al 31 dicembre 2012) dalla Caritas parrocchiale, le famiglie italiane in difficoltà sono 38 e sono formate da 96 persone, di cui 23 minori. Le famiglie straniere – in maggioranza dell’Est Europa e del Nord Africa – sono invece 29, con 55 minori a carico. Ed essendo queste ultime mediamente più numerose di quelle italiane, con 107 componenti arrivano a rappresentare oltre il 50 percento delle famiglie assistite. Inoltre, ci sono alcune famiglie afflitte anche da delicati problemi di salute, senza dimenticare le tante persone che pur in difficoltà non hanno il coraggio di chiedere aiuto.
I volontari della Caritas parrocchiale sono attivi ogni settimana presso il centro di ascolto nella chiesa di San Giuseppe artigiano a Bagno. Tante le iniziative che negli anni hanno supportato i loro servizi grazie a una fitta rete di solidarietà che si è consolidata attorno all’associazione. Sono infatti numerosi i cittadini che costantemente donano abiti o alimenti, che la Caritas distribuisce agli assistiti. E in aiuto del “banco alimentare” ci sono stati eventi e raccolte promosse da gruppi politici, associazioni e commercianti locali.