FOLLONICA – La Guardia Costiera di Follonica ha sequestrato un palamito abusivo con oltre 150 ami che era stato poizionato vicino all’ingresso a mare del porto di Scarlino.
Gli uomini, guidati dal Maresciallo Rossano Giannoccaro, sono stati allertati questa mattina intorno alle 10,30. L’attrezzo da pesca non era segnalato e costituiva un pericolo anche per le imbarcazioni che transitavano in quel tratto di mare particolarmente battuto vista la vicinanza con il porto. Una volta recuperato il palamito i militari hanno anche liberato un elevatissimo numero di pesci rimasti impigliati.
Un caso simile, un altro palamito collocato vicino alla Marina di Scarlino, era stato scoperto anche nel mese di dicembre quando un diportista, durante la manovra di ingresso in porto, era rimasto impigliato con la deriva della sua unità da diporto ad una rete da pesca. Ad oggi non è stato ancora individuato il responsabile della pesca abusiva e sono in corso accertamenti.
«La indiscriminata collocazione di attrezzi da pesca sportivi o professionali – dice Martino Rendina, comandante dell’ Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino – in tratti di mare destinati all’ingresso o uscita dai porti, o destinati ad altri pubblici usi del mare, quali la balneazione, oltre ad essere espressamente vietata dalle pertinenti norme di legge e dalle locali Ordinanze di sicurezza, costituisce un fenomeno diffuso che viene costantemente monitorato e sanzionato dalla Guardia Costiera di Piombino e dai suoi uffici dipendenti».
«Queasto resenta elevati pericoli per i bagnanti e per i naviganti» La scorsa estate proprio la Guardia Costiera fu costretta ad intervenire in soccorso di un bagnante che era rimasto impigliato in una rete da posta collocata vicino alle scogliere soffolte.