GROSSETO – Con la comunicazione del Mipaf del dicembre scorso, che ha informato l’impossibilità del pagamento dei premi al traguardo e dei corrispettivi agli ippodromi, nei riguardi della gestione temporanea dell’ASSI, (ex Unire) soppressa dal Governo Monti, si è chiusa una pagina triste e al tempo stesso gravissima, di una gestione estremamente deludente da parte del Ministro Catania, nei confronti dell’intero settore ippico italiano.
Monica Faenzi (nella foto), deputata uscente del Pdl e capolista in Toscana per la Camera, non nasconde l’amarezza e la preoccupazione in cui si trova il comparto dell’ippica, sia con riferimento alla situazione finanziaria disastrosa i cui riflessi negativi si ripercuotono su tantissimi lavoratori, che soprattutto sul futuro stesso del settore dei cavalli.
«Della soppressione dell’ASSI, era noto a tutti – dice l’ex Sindaco di Castiglione della Pescaia –, ma che la fase di transizione della gestione e delle competenze dell’ippica, in capo al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, potesse essere così inconcludente ed incerta, sinceramente non me lo aspettavo. Aggiungo che il decreto che stabilisce, dal 1 gennaio 2013, il trasferimento e la gestione delle risorse finanziarie sotto le competenze della Tesoreria dello Stato e quindi del Ministero dell’economia e delle finanze contribuirà a rendere più lenta e complessa la procedura per l’erogazione delle spettanze arretrate del 2012 per premi ed ippodromi, ferme tra l’altro dallo scorso maggio».
«Ritengo che il Ministro Catania, avrebbe dovuto prestare maggiore impegno e attenzione – prosegue la Faenzi – ad un comparto quale l’ippica la cui situazione drammatica rischia di scomparire in via definitiva. Il mio è un grido d’allarme – ha concluso la parlamentare azzurra – nei riguardi delle istituzioni del Paese, affinché sostengano nell’immediato l’ippica italiana, che rappresenta una tradizione del nostro Paese e una realtà sportiva che ha contribuito a diffondere una immagine positiva dell’Italia nel mondo».