di Daniele Reali
GROSSETO – Alle primarie del centrosinistra e a quelle del Pd, Marco Simiani (nella foto) è stato l’uomo più vicino a Matteo Renzi, e adesso, dopo le competizioni interne, affronta la sfida delle elezioni come candidato al senato per la Toscana nella lista del Partito Democratico.
La sua elezione non è scontata, ma tutto dipenderà dal risultato che Pd e centrosinistra sapranno ottenere nella regione.
Che Pd è uscito dalle primarie? Il fatto che ci siano tanti candidati nuovi nelle liste del Pd si deve alle primarie che hanno consentito ai cittadini di scegliere e grazie alle primarie il Pd sarà il primo partito che porterà in parlamento il 40% di donne.
Donne in parlamento, lei pensa che i tempi siano maturi per una donna al Colle, visto che le nuove camere dovranno eleggere il nuovo presidente della Repubblica? Credo che siano tempi maturi sia per una donna che per un uomo più giovane rispetto alla tendeza che si è avuto fino ad oggi.
Lei ha sempre organizzato campagne elettorali per gli altri, come la vive questa che la vede protagonista diretto? Ho vissuto tante campagne da responsabile dell’organizzazione: dovevo pensare a tutto “dall’ago al cannone” e questo mi ha aiutato molto perché capisco che ogni incontro è importante.
Quale deve essere secondo lei il ruolo del parlamentare? La gente ha bisongo di un parlamentare presente sul territorio e che non stia sempre a Roma. Penso che debba essere semplice nei rapporti con i suoi elettori e severo contro gli sprechi, deve avere voglia di imparare per migliorare. Un palramentare nel 2013 deve capire che lo sviluppo di un territorio passa si per la sua difesa che non significa però femrare le opere: penso per esempio all’autostrada.
Parliamo di infrastrutture. Penso che la Due Mari e l’autostrada tirrenica sono due temi che non possiamo più rimandare.
Vicenda Monte dei Paschi, cosa ne pensa? Credo che ci siano due aspetti: la questione delle responsabilità, che vanno accertate, e il futuro della banca. Oggi va però salvaguardata l’istituzione Monte dei Paschi perché ha sostenuto questo territorio e ha dato un aiuto alle imprese e alla famiglie di questo territorio.
C’è una responsabilità politica? Scegliere amministratori più o meno capaci è importante, ma il punto è capire come si sbagliato senza fare di tutta l’erba un fascio. Bisogna capire quali sono le responsabilità politche e quali quelle degli amministratori.
Questa vicenda influirà sul risultato elettorale? Penso di sì, ma quello che gli elettori devono capire è che oggi l’unico partito che può governare l’Italia è il Partito Democratico. Gli altri, visti i sondaggi, non hanno la capacità propria di governare: dovranno fare alleanze. Tutti i voti sono utili, ma oggi c’è un voto di govenro che è quello del Pd che è il partito che parla a tutti.
Pensa che la coalzione di centrosinistra sia solida? Sì ne sono convinto perché mi fido di Vendola, di Tabacci e dei socialisti.
E nel caso di un “pareggio” al senato? Ci sono due strade: o si torna a votare o il governo che sarà comunque guidato da Bersani potrebbe fare un’alleanza tecnica con l’area centristra che non credo che dopo le elezioni rimanga compatta.
E nel centrodestra che cosa succederà? Il limite politico è stato quello di non aver avuto il coraggio di proporre una classe dirigente nuova per il futuro. Basta vedere i nomi dei primi cinque candidati nella lista del senato in Toscana: Berlusconi, Matteoli, Verdini, Mazzoni e Mugnai.
Quali sono le sue priorità? Al primo punto ci devono stare lavoro e impresa. Dobbiamo aiutare chi produce ricchezza e i giovani. Bisogna tassare di più la rendita e difendere il lavoro. Bisogna togliere qualche privilegio e continuare a tutelare i diritti. Per me prendere 10 mila euro di pensione è un privilegio; prenderne mille è un diritto. Infine vanno sostenute le “start up” delle imprese e chi assume.
Alluvione in Maremma? Abbiamo preso l’impegno di sostenere la sospensione per 24 mesi del pagamento delle tasse, ma dobbiamo lavorare per ottenere gli indennizzi per le imprese colpite. Dobbiamo poi risolvere anche i problemi di ptoeggere il territorio e in questo potremmo coinvoglere anche gli agricoltori dandogli un ruolo.
Costi della politica, lei manterrà la sua promessa di versare il 30% della sua indennità per progetiti sul territorio? Finchè non verrà cambiata la legge, il 30% della mia indennità vorrei che fosse investita in progetti concreti a sostegno delle povertà. La politica deve essere fatta bene, ma deve essere un impegno temporanea. Agli elettori chiedo di darmi la fiducia di farmi provare questo impegno in politica.