di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola elementare di via Mascagni. L’energia pulita si produce anche così, sfruttando la luce del sole. La presentazione ufficiale dell’impianto, in realtà già funzionante da circa un mese, segue un progetto ad ampio respiro voluto dall’amministazione comunale. «Non possiamo fare tutto da soli – spiega l’assessore all’ambiente Giancarlo Tei -, per questo siamo grati agli sponsor che hanno permesso questo tipo di intervento. Riteniamo che questa iniziativa sia molto importante, sarà la prima di una lunga serie».
La realizzazione dell’impianto fotovoltaico, grazie alla collaborazione del Comune di Grosseto, è stata sostenuta da Tecnologie Ambientali e Società Igiene Territorio, due aziende del settore. La potenza della struttura è di 16,56 kWp, l’energia totale prodotta in un anno è di 20.700 kW/h, vale a dire l’equivalente che servirebbe a mantenere accese 95 lampadine a bassa consumo 24 ore al giorno per un anno intero. Il tutto per un risparmio di 3,9 tonnellate di petrolio, con conseguente beneficio per l’ambiente. «La sinergia tra pubblico e privato può dare risposte anche in momenti delicati – osserva Tei -. Questo grazie alla sensibilità degli imprenditori che investono. Fare l’impianto in una scuola è utile anche per i bambini che devono conoscere la materia ambientale, meglio di quanto facciamo noi, perché le nostre abitudini non saranno le loro».
L’impianto collocato sul tetto della scuola elementare di via Mascagni, è collegato ad una struttura simile che ha interessato il Centro sociale anziani di via dei Barberi. Anche in questo caso sono stati posizionati pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio. «L’incontro tra generazioni può promuovere le energie ambientali – dice l’assessore alle politiche sociali e all’istruzione Luca Ceccarelli -, questo è il rinnovabile che ci piace, perché il trend è quello di risparmiare suolo, non consumarlo. Occorre poi dare ai bambini l’opportunità di conoscere il rispetto ambientale».
Grazie al fotovoltaico ci saranno anche entrate significative per per la scuola elementare. L’energia prodotta in eccesso verrà ceduta e il 70% del ricavato sarà a disposizione della struttura scolastica. Nel ventennio in cui l’impianto sarà attivo, è stato calcolato che ci sarà un ricavo di circa 70mila euro. Un’entrata significativa e non certo da sottovalutare per la scuola elementare.