RIBOLLA – Una testimonianza diretta della persecuzione razziale nei racconti di Ariel Paggi. Lunedì 28 gennaio, alle 10 e 30, alla Porta del Parco di Ribolla, ex cinema Mori, gli studenti della scuola elementare di Ribolla e Sassofortino avranno l’opportunità di ascoltare il racconto di un sopravvissuto alla Shoah, che nell’occasione parlerà del suo libro “Un bambino nella tempesta”, edito recentemente da Belforti. Dopo l’incontro, Paggi farà una visita alla scuola elementare di Sticciano scalo.
Gli incontri, realizzati in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Roccastrada e coordinati dalla scrittrice per l’infanzia Anna Genni Miliotti, rientrano nel calendario di eventi “Memoria e storia, memoria e luoghi” promossi da Coeso Società della Salute e dal Comune di Roccastrada, in collaborazione con I’Isgrec – Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea – in occasione del 27 gennaio, la Giornata della memoria 2013.
Nato a Viterbo nel 1935, Paggi ha vissuto con la propria famiglia alcuni anni a Sofia (Bulgaria) per poi tornare in Italia, a Pitigliano, dove ha trascorso tutto il periodo delle leggi razziali. Nel 1945 si è trasferito a Grosseto dove ha frequentato Carlo Cassola e Luciano Bianciardi. Laureato in Chimica pura a Firenze, ha lavorato nel settore nucleare, prima al Camen di Pisa e poi all’Ansaldo Meccanico di Genova. In seguito si è occupato del trattamento dei rifiuti petroliferi per Eni. Da anni si dedica a studiare e riportare le vicende vissuti dagli ebrei in provincia di Grosseto tra il 1943 e il ’44.
Oltre all’appunto con Ariel Paggi, da lunedì 28 gennaio e fino al 1 febbraio la Biblioteca comunale “Gamberi” esporrà materiale sulla deportazione e lo stermino degli ebrei e saranno proiettati filmati e testimonianza nella saletta di piazza Dante Alighieri.
Al centro di civico di Roccatederighi, inoltre, è visitabile la mostra “Persecuzione degli ebrei nella provincia di Grosseto 1943 – 44”. L’esposizione a cura di Luciana Rocchi, direttrice dell’Isgrec, ripercorre gli anni in cui il seminario della frazione fu trasformato in uno dei centri di raccolta degli ebrei italiani. La mostra, visitabile già dal 2002 nei locali dell’Istituto storico grossetano, è adesso permanente proprio nella località dove molti furono trattenuti, prima di essere deportati nei campi di sterminio.
E ancora, nel mese di febbraio si terranno in tutte le scuole comunali laboratorio di scrittura sul tema della Shoah e della discriminazione razziale a cura di Anna Genni Miliotti.