di Barbara Farnetani
GROSSETO – Potrebbero esserci collegamenti tra l’Albanese di 23 anni arrestato dalla Squadra Mobile della polizia per possesso di stupefacenti e le rapine avvenute nelle settimane scorse in città. Nella stanza d’albergo occupata dal giovane spacciatore, la polizia ha infatti trovato alcuni appunti con caratteristiche e prezzi di pistole semiautomatiche e revolver. La cosa che ha insospettito gli uomini della Questura sono stati i prezzi appuntati a margine delle armi, cifre troppo basse rispetto a quelle che si trovano in armeria.
Le indagini erano partite alcuni giorni fa. L’uomo con il treno, arrivava in città da Savona, prendeva alloggio in un albergo vicino alla stazione, restava un paio di giorni e poi ripartiva per tornare poco tempo dopo. Non sembravano esserci motivi per queste sue visite così frequenti. I poliziotti hanno dunque deciso di seguirlo. Il ragazzo ha fatto un giro in centro e poi si è di nuovo portato in albergo per uscire poco dopo. A questo punto un poliziotto si è avvicinato con una scusa e poi, con non poca fatica vista la stazza (ci sono voluti cinque poliziotti), è stato bloccato.
Addosso gli sono stati trovati due involucri con 17 grammi e mezzo di cocaina, sostanza da taglio e un bilancino di precisione. Nella camera invece gli appunti. L’uomo è stato portato in carcere dove ha dato in escandescenze mettendo al tappeto tre guardie giudiziarie. Questa mattina la convalida per la detenzione di sostanza stupefacente, e il giudice Valeria Montesarchio, dietro richiesta del Pm Alessandro Leopizzi, ha disposto la permanenza in carcere. Ma le indagini della questura non si fermano. Il sospetto è che l’uomo sia in qualche modo coinvolto con le rapine avvenute nelle scorse settimane in città. La Squadra Mobile diretta da Armando Buccini (nella foto a sinistra) sta tutt’ora vagliando i contatti sul cellulare dello spacciatore.