GROSSETO – Estendere la Ztl al secondo anello di Grosseto, aumentare le zone 30 a tutta la città, investire ancora di più sulle piste ciclabili e creare parcheggi scambiatori. È questa la ricetta per diminuire gli incidenti nel capoluogo maremmano (negli ultimi anni 1 incidente di bici ogni 2.698 abitanti), aumentare quindi la sicurezza e favorire un modello moderno ed ecologico di mobilità dolce.
“In Italia sono già 80 i capoluoghi di provincia – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – che hanno adottato le zone con il limite di velocità 30 nel centro urbano. Catanzaro e Reggio Emilia, addirittura, hanno approvato la delibera per estendere il limite di 30 all’ora in tutto il centro abitato. Anche Udine e Modena si stanno adeguando. Legambiente chiede che anche a Grosseto vengano estese le zone 30 a tutto il centro urbano, e che venga aumentata la Ztl al secondo anello della città: ovvero dall’area al di là della ferrovia e dell’Aurelia fino a tutte le aree limitrofe alle mura cittadine. In questo modo otterremmo un risultato significativo con una forte riduzione dell’incidentalità e una migliore circolazione dei mezzi a basso impatto ambientale, le bici in primo luogo”.
La letteratura scientifica nazionale e internazionale mostra i tanti vantaggi delle zone a velocità moderata: la fluidificazione del traffico, ad esempio, la forte riduzione della rumorosità, la leggera diminuzione dell’inquinamento e della conflittualità tra utenti della strada. Infine, cosa da non sottovalutare, all’interno di zone a velocità moderata gli affari per i negozi vanno meglio, perchè non s’impedisce alle macchine di arrivarci però si invoglia, allo stesso tempo, le persone ad andare a piedi.
Inoltre è fondamentale creare il prezzo scalare dei parcheggi via via che ci si avvicina al centro storico per disincentivare l’uso delle auto e moltiplicare al tempo stesso la rete di autobus pubblici. Grosseto ha tutte le carte in regola per divenire una città innovativa e all’avanguardia in questo campo e per dare un chiaro segnale di rispetto della sicurezza, dell’abbattimento delle emissioni e dell’aumento della qualità di vita. Chiediamo quindi al Comune scelte coraggiose per andare in questa direzione seguendo l’esempio di molte città italiane ed europee che stanno raggiungendo altissimi obiettivi con scelte di questo tipo.