FOLLONICA – La duna e la pineta stanno morendo. L’allarme viene da Antonino Vella, presidente dell’associazione “La Duna”. «Il lento declino della pineta è sotto gli occhi di tutti – afferma Vella -: le aree da sottoporre a tagli sistematici, da circoscritte e periferiche diventano progressivamente sempre più ampie e profonde, segno che sul naturale invecchiamento del popolamento stanno prevalendo quei fattori di impoverimento stazionale che rendono questi grandi alberi sempre più vulnerabili ad attacchi di malattie fungine ed insetti. Senza sottobosco e ricambio tra specie la struttura del terreno si impoverisce.»
«Per quello che riguarda la duna litoranea ricordiamo che l’amministrazione annunciò l’anno scorso di avere stanziato 10mila euro per ripristinare i sistemi a protezione delle stesse nella zona della spiaggia del Tony’s, dove era già stato messo in atto un sistema di barriere di legno per contrastare l’erosione del mare e del vento – prosegue Vella -. L’intervento sembrava aver avuto successo, la spiaggia era aumentata e la vegetazione dunale si era riformata, addirittura qualche piccolo pino aveva rifatto la sua comparsa, dopo decenni, nel lato mare della strada. Oggi stiamo ancora aspettando che l’intervento annunciato dall’amministrazione Baldi venga messo in atto e nel frattempo un penoso spettacolo di staccionate distrutte già costate 100mila euro rimane a testimoniare la mancanza assoluta di sensibilità per la tutela ambientale, che poi – conclude Vella – si trasformerebbe in notevole miglioramento anche del sistema di accoglienza per i turisti e fruitori del mare in genere.»