di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Una mobilitazione nazionale contro la crisi. Una mobilitazione che riguarda tutti e quindi coinvolge anche l’economia locale. Al cospetto di uno scenario drammatico che ha visto chiudere nel 2012 oltre 200mila imprese sul territorio nazionale, con un tasso di disoccupazione giovanile del 37,1% e una mancanza di impiego generale collocata all’11,1%, Confcommercio chiama a raccolta tutti i cittadini con una manifestazione in Piazza Dante che si svolgerà lunedì 28 gennaio alle 10. All’iniziativa aderiscono le imprese dell’agricoltura come Cia e Confagricoltura, i sindacati (Ugl e Uil), i pensionati (50&più Enasco), gli agenti immobiliari (Fimaa), gli stabilimenti balneari (Sib), i commercianti non in sede fissa (Fiva), i pubblici esercizi (Fipe).
«Sarà una giornata di protesta e proposta – spiega Simone Baldassari, coordinatore provinciale di Confcommercio -. Presenteremo istanze e richieste, nonché soluzioni, agli attuali amministratori locali, ai politici e ai candidati alla prossime elezioni politiche. Protesteremo in modo pacifico e democratico, ma con la ferma convinzione che è giunto il momento di dire basta».
Punta il dito contro i parlamentari locali il segretario territoriale dell’Ugl Gianfranco Franceschini: «Qualche politico eletto a Grosseto non ha mai fatto gli interessi del territorio una volta arrivato in Parlamento. E’ ora che si assumano anche le responsabilità di gestire problemi reali, perché i lavoratori non hanno futuro. Per noi del sindacato è opportuna la difesa della famiglia, unico baluardo contro la crisi».
Anche il mondo dell’agricoltura si mobilita a sostegno della protesta: «abbiamo aderito all’iniziativa perché è in momenti come questo che dobbiamo stare insieme – osserva Angelo Siveri, direttore della Cia -. Oggi le aziende del settore agroalimentare devono fare i conti con la crisi che coinvolge tutte le imprese, con l’aggravante, nella nostra zona, del problema originato dall’alluvione».
«E’ fondamentale tornare in piazza per la drammaticità che ci colpisce – precisa il presidente di Ascom Confcommercio Filippo Lombardelli -. Dal 2007 al 2012, in termini di redditività c’è stato un calo del 36% per le imprese, contrassegnato dal 42% in meno sotto il profilo del potere di acquisto. Occorre uscirne insieme dalla crisi e punteremo a lanciare un messaggio forti ai futuri parlamentari».