GROSSETO – Sono cinque i candidati maremmani presenti nelle liste dell’Udc, il partito centrista che corre in coalizione nel progetto politico di Mario Monti.
I candidati grossetani alla Camera sono: Sarah Corsini, di Massa Marittima 29 anni, Giovanni Covitto, di Orbetello 64 anni, e Gianluigi Ferrara di 32 anni. Questi quelli del Senato: Mirella Pastorelli, di Magliano in Toscana 58 anni, e Vittorio Busonero, di Orbetello 47 anni.
«Sono liste equilibrate – ha detto Lorenzo Zirri, segretario regionale Udc – che rappresentano una sintesi delle quattro questioni fondamentali: esperienza, rinnovamento e apertura alla società civile, oltre alla rappresentanza dei territori toscani, di cui si sono assunti il ruolo i segretari provinciali, che sono entrati tutti in lista».
«Non si tratta di distinguere fra vecchia o nuova politica, perché ci pare riduttivo, bensì fra cattiva o buona politica. La mission che affidiamo ai nostri candidati è quella di fare le riforme necessarie al nostro paese, non contro l’Europa ma con più Europa. Certo è che dopo essersi salvati dal precipizio c’è bisogno di progettare il futuro. Mettiamo al primo posto il lavoro e la crescita, maggior giustizia sociale e l’abbassamento della pressione fiscale».
Il capolista alla camera Giorgio Guerrini (di Arezzo), già presidente di Confartigianato Nazionale, con questa chiamata vuole mettere a disposizione del paese l’esperienza che viene da 15 anni nel settore delle piccole e medie imprese. «Ritengo che la buona politica sia quella vincente, da contrapporre all’antipolitica, perché le riforme vanno fatte dall’interno delle istituzioni. La scelta della candidatura in Toscana nasce anche come impegno in prima fila per contribuire a risolvere i problemi economici di questi territori».
Secondo in lista Alessio Bonciani, il più giovane dei parlamentari uscenti della Toscana: «Finalmente inizia la campagna elettorale, quella vera, che speriamo ci porti ad affrontare le questioni concrete e le cose di cui ha bisogno la gente, senza riproporre lo spettacolo indegno che si è visto soprattutto in tv in questi giorni e che richiama alla mente gli ultimi 20 anni di contrapposizione sterile, principale responsabile delle condizioni in cui si trova il paese. Le nostre sono liste toscane senza paracadutati e soprattutto sono liste pulite davvero».