GROSSETO – Si alleggerisce la posizione del personale di terra della Costa Crociere spa: la procura di Grosseto ha fatto decadere l’accusa di concorso in omicidio plurimo colposo per Manfred Ursprunger, il vicepresidente di Costa spa, che avrebbe avuto compiti di ‘crisis manager’ durante la sera del naufragio del 13 gennaio 2012. Per Ursprunger rimane solo l’accusa di non aver avvisato le autorità marittime dell’incidente all’Isola del Giglio, circostanza che viene sanzionata con una contravvenzione. Secondo l’accusa sarebbe stato anche compito di Ursprunger avvertire le capitanerie di porto, in particolare come ‘crisis manager’ della compagnia.
Con il pagamento di un’oblazione pertanto Ursprunger potrebbe uscire dal procedimento penale sul naufragio della Costa Concordia, così come l’ingegner Paolo Parodi, anche lui dell’unità di crisi di Costa, che non ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini e la cui posizione pertanto potrebbe essere archiviata. Tra gli indagati del personale di terra di Costa Crociere spa in servizio la sera del 13 gennaio 2012 rimane integra l’accusa di omicidio colposo plurimo per Roberto Ferrarini in concorso con il comandante Francesco Schettino. La procura dovrebbe fare le richieste di rinvio a giudizio al tribunale alla fine del mese o ai primi di febbraio.
Al momento, secondo quanto emerge, insieme al comandante Francesco Schettino rimangono accusati di concorso in omicidio plurimo colposo il vice in plancia Ciro Ambrosio, l’ufficiale Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli, il cartografo Simone Canessa, l’hotel director Manrico Giampedroni. Verso l’archiviazione le posizioni di Roberto Bosio, il comandante in seconda della Concordia che al momento dell’urto era a riposo, e l’ufficiale Salvatore Ursino. Sta invece già aspettando la decisione del gip sulla sua richiesta di oblazione l’ufficiale Andrea Bongiovanni: è accusato di non aver informato adeguatamente la capitaneria di porto sulle reali, gravi, situazioni della nave in avaria.