FIRENZE – Il vicepresidente della Commissione Ambiente in Regione, Andrea Agresti, interviene in aula per parlare della Maremma dopo la tremenda alluvione che ha colpito Albinia e le zone limitrofe: «devo dare atto della tempestività con cui il governatore Rossi ha affrontato l’emergenza che nel novembre scorso si è verificata in maniera più pesante che altrove nella provincia di Grosseto, terra di bonifica dall’equilibrio idraulico delicato. Si ritorna ai soliti ragionamenti sull’opportunità o meno di investire così tanto urbanisticamente su Albinia, ma così è. Sono aree che pesantemente hanno pagato l’esondazione del novembre 2012, una bomba d’acqua su un’area fortemente produttiva in cui il ritorno alla normalità sarebbe penalizzato se non si individuassero come priorità l’innalzamento degli argini e il ripristino della viabilità. Ma questo la Regione lo sta facendo, ne do atto».
«Resta il dramma delle famiglie che hanno subito gravi danni – prosegue Agresti -, ma soprattutto resta il danno economico e occupazionale derivante dalle aziende che sono state colpite. Ecco, lì credo si possa fare di più: rinviare il pagamento dell’Irap e di altre imposte, ad esempio, sarebbe un costo sopportabile per la Regione ma costituirebbe un aiuto invece significativo per le attività che hanno bisogno di rialzare la testa. Si tratta di aziende dai marchi d’eccellenza sul panorama regionale a cui sarebbe giusto mitigare il danno».
«Certo che il governo dei tecnici è invece stato lento a prendere provvedimenti – conclude Agresti -. Questa volta la politica ha inquadrato meglio e più tempestivamente la situazione. Adesso il mio auspicio è: concentriamo i nostri sforzi là dove c’è il danno, focalizziamo le poche risorse che abbiamo ad esaudire le necessità dei territori. Dare poco a tutti non serve a nessuno. Vorrei che la Regione fosse garante e monitorasse gli interventi messi in campo».